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MotoGP, "Il segreto di Marquez? Cervello e famiglia"

Parlano Suppo e Alzamora: "Marc ora è il vero leader della squadra e solo lui sa dove potrà arrivare"

Per Livio Suppo quello di Marquez è il terzo titolo piloti nei cinque anni in cui veste i panni di manager per Honda. Un ruolino di marcia di tutto rispetto, per il primo europeo della storia a essere a capo della squadra MotoGP della Casa giapponese. “Ha fatto una stagione così buona che per perdere questo campionato sarebbe dovuto succedere qualche grosso imprevisto. Marc è stato bravissimo”, gongola.

Ti ha stupito il modo in cui ha gestito questa gara?

E’ stato semplicemente perfetto. Non ha preso rischi e ha fatto la sua gara su Pedrosa e Rossi, esattamente quello che doveva fare”.

Lo avevate indottrinato correttamente?

Al contrario, lo abbiamo lasciato tranquillo e libero di decidere con la sua testa. Sappiamo bene quanto sia intelligente e infatti ha seguito la migliore strategia senza bisogno di dirgli niente”.

Non avevi paura che rischiasse troppo?

No, perché lui rischia solo quando sa che può farlo. Inoltre era ben cosciente di quanto fosse importante per Honda vincere il titolo qui a Motegi”.

Hai mai pensato che potesse vincere tutte le gare?

“Credo che in questo momento sia quasi impossibile riuscirci, perché il livello è altissimo. A questo proposito, viglio fare i miei complimenti a Valentino per quello che sta facendo a 35 anni, è incredibile la sua voglia di vincere”.

Quali margini di miglioramento ha ancora Marquez?

E’ difficile dare una risposta, penso che solo lui lo sappia ma credo che abbia ancora spazio per crescere”.

Quale pensi sia il suo segreto?

La cosa che più mi affascina di lui è il suo carattere, riesce a essere sempre positivo, anche quando ci sono delle difficoltà. Inoltre ha una grande intelligenza e una maturità rara in un ragazzo della sua età, non dimentichiamoci che ha appena 21 anni. È scrupoloso negli allenamenti e non lascia mai nulla al caso”.

A completare il ritratto del campione del mondo è il suo manager e mentore Emilio Alzamora, con lui dai primi passi in pista e ora al fianco anche del fratello Alex. Un occhio privilegiato per raccontare l’evoluzione del baby fenomeno.

Marc è migliorato molto in questa stagione, sotto tutti gli aspetti, non solo quello tecnico. Ora è il vero leader del team e questo è un aspetto che fa la differenza. Inoltre è capace di continuare a correre divertendosi”.

Ci sveli il suo segreto?

Il suo punto di forza è la famiglia, è molto unita e gli è stata sempre vicina nei momenti più difficili. È stato un elemento importante nel 2011 quando, dopo l’infortunio all’occhio, ha rischiato non potere più correre. Il suo sostegno è stato fondamentale”.

È giovanissimo eppure ha già vinto tanto.

A volte qualcuno mi domanda se per questo motivo farà come Surtees e Hailwood, se in futuro potrà pensare di passare alle corse in auto. Io penso non accadrà, il suo amore sono le moto”.


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