Tu sei qui

Moto2, Motegi: Rabat fa suo anche il warm up

In Moto3 Efren Vazquez si prende la testa. Sesta piazza per Niccolò Antonelli


Il Fine settimana praticamente perfetto di Esteve Rabat continua in quel di Motegi. Anche nel warm up mattutino, il leader del campionato impone la propria legge chiudendo la sessione in 1'51.281. Un riferimento cronometrico ottenuto nel suo ultimo giro veloce, a precedere Sandro Cortese di appena 33 millesimi di secondo.

Terza piazza per la prima delle Suter con Johann Zarco terzo a 90 millesimi di secondo dalla vetta, a precedere Mika Kallio. Il contendente, e compagno di squadra, di Esteve Rabat chiude in quarta posizione il proprio warm up, dopo essere stato in testa negli ultimi minuti della sessione, salvo poi esser sopravanzato dallo stesso Tito, Cortese e appunto Zarco.

Per il finlandese un tempo di 1'51.395 a precedere Thomas Luthi e Julian Simon in sesta piazza. Da sottolineare come i primi cinque siano racchiusi in un gap inferiore ai due decimi. Settima piazza per Maverick Vinales, a precedere Jordi Torres, Dominuque Aegerter e  Franco Morbidelli, staccato di 488 millesimi di secondo in decima posizione.

Per l'italiano, migliore dei nostri rappresentanti, anche una scivolata alla curva 10 proprio al termine della sessione. Inoltre, il rookie italtrans si è lamentato di alcuni problemi alla cambiata, probabilmente una questione di leveraggi risolvibile in vista della gara. In termini di cadute dobbiamo segnalare purtroppo anche quella occorsa a Mattia Pasini, che ha chiuso la sessione in 15esima piazza staccato di soli 616 millesimi dalla vetta.

Distacchi compressi in effetti, tanto che tra il primo, Rabat, ed il 19esimo, Lorenzo Baldassarri, ci sono 911 millesimi di secondo di distacco.

MOTO 3 - E' Efren Vazquez il migliore nel warm up mattutino della classe Moto3. L'esperto iberico, in sella alla Honda ha chiuso l'ultima sessione prima della gara con il riferimento cronometrico di 1'57.414, 215 millesimi di secondo meglio di quello che è stato finora il grande protagonista del fine settimana nipponico, Danny Kent, in sella alla Husqvarna del team Ajo.

Terza piazza per Jack Miller con la KTM con un ritardo di 361 millesimi di secondo dal riferimento cronometrico della Honda di Vazquez, a precedere il suo grande rivale in classifica generale, Alex Marquez. Per lo spagnolo, un crono di 1'57.938, ultimo pilota a scendere sotto il muro del minuto e 57. Già perchè in quinta piazza ecco spuntare la Mahindra di Miguel Oliveira (+0.635) a precedere il migliore dei nostri rappresentanti, ancora una volta Niccolò Antonelli.

Il portacolori Gresini, dopo il secondo posto delle qualifiche, chiude questo ultimo turno di prove prima della gara, in sesta posizione con il riferimento cronometrico di 1'58.107. Setima piazza per Alex Rins (+0.726), davanti ad Isaac Vinales ed Enea Bastianini, che per un breve momento è riuscito a svettare su tutti. Il rookie della compagine italiana accusa un ritardo di 840 millesimi di secondo.

Chiude la top ten Kohn McPhee, ultimo pilota oltretutto, ad accusare un ritardo inferiore al secondo di distacco. Gli altri italiani: Romano Fenati veleggia in 14esima posizione (+1.096), Andrea Migno chiude in 18esima piazza (+1.475), 20esimo Francesco Bagnaia 20esimo (+1.537), 23esimo Alessandro Tonucci (+1.691) davanti a Matteo Ferrari (+1.862), 32esimo Andrea Locatelli (+2.680). Da sottolineare come, nonostante la temperatura dell'asfalto fosse abbastanza bassa con 21 gradi, ed un'umidità del 72%, Vazquez ha chiuso con un tempo ben inferiore all'1'58.380, record del circuito, stabilito da Alex Marquez, anche se il miglior giro del tracciato, stabilito da Danny Kent nella giornata di sabato, è paria  1'56.555.

Articoli che potrebbero interessarti

 
 
Privacy Policy