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MotoGP, Dovizioso: spero di fare più di Stoner

"Siamo sempre più vicini ai migliori. Merito di Dall'Igna e io non ho mai perso la testa"

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La pole position a Dovizioso mancava da quattro anni, alla Ducati da poco meno, quando a guidarla era ancora Stoner. A Motegi scatterà di nuovo una Desmosedici davanti a tutti, “mi fa piacere che mi si accosti a Casey, è un onore – dice Andrea – Siamo caratterialmente molto diversi ma quello che faceva in pista era incredibile. Spero di riuscire a ottenere ancora più di lui”. Il morale è alto e i progressi della moto aiutano.

Cosa sogni per la gara?

Qui siamo partiti bene e siamo stati sempre fra i primi, non solo nel giro secco ma anche nel passo. Gara dopo gara siamo sempre più vicini e in questo fine settimana ancora di più. Sono sempre riuscito a fare il tempo quando volevo ed è una bella sensazione. Anche in qualifica, dopo la prima uscita sapevo di potere essere aggressivo”.

Ed è arrivata la pole.

“E’ qualcosa di speciale, non avrei pensato che fosse possibile a inizio anno ma abbiamo fatto un passo in avanti decisivo. Ho goduto molto, sia dal punto di vista agonistico che personale. Sono consapevole del livello degli avversari, ma io proverò a lottare per il podio”.

Qual è stato il motivo di questi miglioramenti?

L’ingresso di Dall’Igna ha cambiato molto le cose, soprattutto in azienda. Non ha fatto magie, mi piace il suo modo di lavorare, usa un metodo logico e ha una grande esperienza. Ha capito e saputo gestire la situazione e con lui è facile parlare”.

Quindi le attese nei confronti della nuova moto sono cresciute?

E’ normale che sia così, fino ad ora ha lavorato su un progetto esistente ma sarà la GP 15 a fare la differenza. Comunque fino a ora do 10 e lode a Gigi”.

Però hai contribuito anche tu.

C’è tanto di mio, non lo nego ma a questo livello non è una sola persona che può fare la differenza. Penso che abbia dato il mio supporto in tutti gli aspetti, nello sviluppo ma anche nel sapere gestire la situazione. Lo scorso è stato un anno difficile e tanti prima di me ci sono cascati. Come Dall’Igna, sono logico nei miei pensieri, non sono uno che scoppia”.

A un certo punto sei stato in trattativa con Suzuki, perché hai deciso di restare?

Se ho parlato con loro era perché mi interessavano, non per alzare le mie quotazioni. Però avevo investito due anni su questo progetto e sto incominciando a raccogliere i frutti. È normale avere qualche dubbio sulle proprie scelte, ma gli ultimi risultati mi stanno sempre più convincendo”.

La Ducati di Andrea Iannone partirà invece dalla sesta casella e il pilota Pramac è soddisfatto soprattutto dal fatto di avere sistemato la moto dopo i problemi tecnici che lo hanno limitato ieri.

"Il giro in qualifica non mi soddisfa del tutto, ma è normale, non ero neanche riuscito a provare correttamente la gomma extrasoft - spiega - Sono però contento dei miglioramenti, soprattutto nell'ultimo turno di libere. E' un peccato, perché siamo partiti praticamente con un giorno di ritardo, domani sarà una gara difficile, su questo circuito è difficile superare. Spero in una bella partenza e non credo potrò usare la gomma extrasoft".

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