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MotoGP, Rossi: voglio tenere il campionato aperto

Pole persa di un soffio: "mi servono un paio di decimi di passo, Lorenzo sarà l'uomo da battere"

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Il cronometro ha segnato 55 millesimi di secondo di differenza, misura di tempo difficilmente concepibile ma che è costata a Rossi la pole position. “Che mi manca da quattro anni, praticamente una vita fa”, ha scherzato. All’incirca lo stesso per Doviziosio, che era partito davanti a tutti l’ultima volta nel 2010 a Motegi, mettendosi dietro Valentino per 54 millesimi. Corsi e ricorsi storici, che comunque non hanno guastato troppo l’umore del Dottore. “Sono felice, anche se sono stato battuto – afferma – La prima fila è comunque un risultato importante, perché siamo un bel gruppo di piloti con un passo simile”.

Solitamente le qualifiche sono il tuo punto debole.

Abbiamo lavorato bene e duramente in questi due giorni e ho azzeccato la strategia, mi sono trovato al posto giusto al momento giusto. Inoltre abbiamo fatto una modifica dell’ultimo minuto che mi ha permesso di spingere forte”.

Non eri soddisfatto dopo le libere?

Non completamente, il mio passo non era male ma quello di Marquez e Lorenzo era migliore. Sono curioso di sapere se quel cambiamento potrà darmi quei due o tre decimi che ancora mi servono”.

Il dito ti ha dato fastidio?

Meno di ieri. Sento un po’ di dolore ma ho la forza e la sensibilità per frenare”.

Non è stato molto contento delle qualifiche Lorenzo, soprattutto del fatto che l’hai seguito.

Non ho fatto apposta ad aspettarlo, me lo sono trovato davanti. Abbiamo solo 15 minuti a disposizione con 12 piloti forti in pista, è fondamentale fare un giro buono senza aiutare nessuno. Anche a me è capitato un centinaio di volte di tirare qualcuno. Forse Jorge si è innervosito perché pensava di essere davanti ed è quinto”.

Chi è il rivale più pericoloso per la gare?

Marquez sembra più ‘in difficoltà’, per modo di dire. Lorenzo sarà l’uomo da battere, è in un grande momento di forma, guida come lo scorso anno. Mi piacerebbe arrivargli davanti, come anche tenere ancora aperto il campionato, sarebbe importante”.

Marquez sente la pressione?

Non credo sia questa la causa dei suoi problemi, lo vedo comunque fra i favoriti per la gara”.

Anche le Ducati saranno della partita?

Dovi sta guidando forte, ma anche Iannone. Mi è sembrato che avessero un buon ritmo anche sulla distanza. Sicuramente non avranno problemi di consumi, se domani facesse più freddo noi dovremo tagliare un po’ di potenza”.

Due italiani davanti a tutti, è il momento della riscossa sulla Spagna?

“Dovizioso sta facendo bene, per quanto mi riguarda penso di essere coi primi tre, ma Marquez rimane il più forte. Sono comunque contento della crescita della moto durante la stagione, anche perché non è arrivata chissà quale novità ma stiamo lavorando bene nei box. Dopo il 2012, quando prendevo 30 o 40 secondi a ogni gara mi chiedevo se con la Yamaha sarei riuscito a stare con i primi. Non ne ero sicuro. Ho fatto un bel lavoro”.

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