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MotoGP, Dovi e Iannone: GP14.2 promossa, con riserva

Entrambi ne elogiano la maggior comodità, ma Iannone ha problemi in frenata

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Da bravi compagni di marca, e futuri compagni di squadra, Andrea Iannone ed Andrea Dovizioso hanno spartito equamente la “gloria” durante la prima giornata di prove della MotoGP ad Aragon. Il pilota di Pramac si è aggiudicato la FP1, mentre il forlivese è stato il più veloce nel pomeriggio (con gomma morbida).

Su una cosa, tuttavia, i due hanno evidenziato una certa diversità. Da un lato, Iannone ha portato subito in pista la GP14.2, concentrandosi appunto sugli aggiornamenti portati da Borgo Panigale. Dall’altro, Dovizioso ha adottato un approccio più cauto, dividendo equamente il suo tempo in pista tra moto nuova e moto “vecchia”. Su una cosa, comunque, i due Andrea sono pienamente d’accordo.

Secondo Dovizioso, “la GP14.2 è più stretta ed anche più comoda, e quindi va molto meglio da quel punto di vista”. Dello stesso avviso Iannone, che ha detto: “Sulla 14.2 mi trovo un pochino meglio perché sono abbastanza alto ed ho più spazio. Riesco a sporgermi di più, sto più comodo, sono più rapido nei movimenti. Dobbiamo cercare di capire se ci siano altri vantaggi. Per ora, di assetto, non abbiamo cambiato niente”.

Detto questo, entrambi hanno preferito mantenere alta la guardia, oltre ai proverbiali piedi per terra.

“C’è ancora tanto da lavorare – ha aggiunto Dovizioso Ho fatto un bel giro alla fine, anche se non perfetto, quindi sono contento del tempo che ho ottenuto. Dobbiamo ancora lavorare sul passo, perché come sempre qui ad Aragón le gomme posteriori calano tantissimo dopo pochi giri”.

Prima di addentrarsi nella disamina della nuova moto, Dovizioso ha aggiunto, come a mettere le mani avanti: “Qui c’è poco grip e tutti i parametri sono diversi dalla norma. È difficile trovare l’assetto, sia di ciclistica che elettronica. Per esempio, dopo pochi giri devi cambiare manualmente il modo in cui lavora il freno motore ed il controllo trazione. È una pista che mette a dura prova la moto”.

Quanto alla GP14.2, il primo responso del forlivese è cheI tempi sul giro ed i limiti che abbiamo restano gli stessi. Soprattutto meccanici, quindi bisogna cercare di migliorare innanzitutto il grip. È stato difficile adattarsi alla moto nuova perché la ‘taglia’ è diversa. Ma sono riuscito a trovarmi a mio agio alla fine. È stato più difficile adattarmi che notare i lati positivi, ma è normale quando si tratta di un cambiamento importante. Penso che d’ora in poi userò questa perché è più comoda e non ha lati negativi rispetto alla precedente, ma non è detto”.

Interessanti anche le osservazioni di “Dovi” sulla concorrenza, soprattutto sul leader in campionato Marquez.

“Marc non ha cambiato stile rispetto allo scorso anno, ha solo più controllo della situazione. Il suo stile ha senso per fare il giusto angolo, ma per me non è facile sporgermi così tanto dalla moto. Non ho ancora la giusta confidenza. Per gli altri è più facile anche perché fanno curvare di più la moto, quindi la rialzano prima. In particolare, qui, le Honda. La loro elettronica è molto buona, ma li aiuta anche la pista. Qui si va sempre di traverso, e loro riescono a fare scivolare la moto in maniera più naturale. È più facile per loro cambiare le linee ed alzare la moto per riprendere trazione, credo”.

Iannone, dal canto suo, ha le idee chiare su quali aree della GP14.2 sia necessario intervenire.

“Abbiamo riscontrato un problema in frenata, non riesco a rallentare la moto rispetto a quando uso la GP14, quindi fatico di più in ingresso di curva. Faccio anche più fatica ad intraversarla. È successo anche nei test al Mugello. Dobbiamo analizzare la situazione per capire come mai accada solo con una moto e non con l’altra. A parte questo, grosse differenze non ce ne sono. Comunque non sono riuscito a sfruttare la gomma morbida al 100%. Dobbiamo innanzitutto migliorare la moto con la gomma più dura in vista della gara, e continuare ad esplorare il potenziale della moto nuova”.

In ogni caso, il pilota di Vasto non fa drammi.

“Siamo andati bene, siamo stati addirittura più veloci al mattino con la GP14.2 ma è difficile fare un paragone perché la GP14 montava un motore ‘finito’, da cambiare, e si perdeva molto in rettilineo. Nel pomeriggio mi sono trovato bene con entrambe le moto. Sono partito con la 14 ed ho subito praticamente replicato il tempo della FP1, poi sulla 14.2 ho cercato di capire se fosse possibile migliorare ed adattare maggiormente l’assetto”.

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