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MotoGP, Ducati al top con Dovi, ma Marquez vola

Il ducatista sfrutta la soft ma precede di soli 43 millesimi Marquez (con la dura). Iannone 4º, Rossi 10º

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La nuova Ducati sembra volare col vento in poppa ad Aragon. Al miglior tempo di Andrea Iannone nella FP1 ha fatto seguito il primato di Andrea Dovizioso nel pomeriggio. Il forlivese, dopo essersi concentrato su prove comparative tra la GP14 e la 14.2, ha siglato un 1'48.285, migliorando i propri riferimenti di quasi due secondi grazie anche all’utilizzo della gomma morbida al posteriore.

“La gomma nuova sul finale ci ha aiutato – ha commentato Dovizioso ai microfoni della televisione – Il tempo non rappresenta il nostro passo, ma siamo comunque veloci. Dopo tre giri c’è comunque un calo, quindi ci resta da lavorare. La moto nuova è più comoda, mentre come setup non ci sono differenze”.

A preoccupare il pilota Ducati, ed il resto della concorrenza, è però il passo di Marc Marquez. Dopo il passo falso di Misano, il pilota di Cervera è sceso sulla pista “di casa” ad Aragon con il proverbiale coltello tra i denti, fermandosi a soli 0.043 da Dovizioso nonostante una gomma dura al posteriore. I suoi tempi parlano da soli. Al best lap di 1'48.328 si aggiungono altri sei passaggi sotto 1’49, con 1’48 e mezzo di media.

Nessuno è stato fin qui in grado di replicare questo ritmo. Il più vicino, sotto questo aspetto, è Dani Pedrosa. Tuttavia, il pilota di Sabadell è stato mediamente mezzo secondo più lento (1’48 alto il suo passo migliore), ed ha chiuso con il terzo tempo (+0.449). Le Ducati di Dovizioso e Iannone (quarto, +0.462) hanno un ritmo pressoché identico e girano in 1’49 basso.

Ancora in difficoltà le Yamaha ufficiali, con Jorge Lorenzo e Valentino Rossi rispettivamente settimo (+0.684) e decimo (+1.027), con lo “smacco” di essere state precedute dalla Open di A.Espargaró, quinto, e dalla satellite di P.Espargaró, sesto (nel caso di Rossi, anche da quella di Smith, nono). Entrambi i piloti continuano a lamentare problemi generali di messa a punto, con Lorenzo quasi sempre in 1’49 basso e Rossi un paio di decimi più lento sul passo ma meno incisivo sul giro secco.

Il Dottore ha anche azzardato l’utilizzo di una gomma morbida all’anteriore e dura al posteriore nell’ultima uscita, ma non è riuscito ad andare oltre 1'49.312. Sia lui che Lorenzo non soffrono in un settore in particolare, girando su tempi molto simili in tutti i parziali.

Seguono Crutchlow, Hernandez, Bautista, e Aoyama. Quindicesimo tempo per Alex De Angelis, ventesimo per Danilo Petrucci.

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