Una rondine, si dice, non fa primavera, ma il primo tempo ottenuto nella FP1 della MotoGP ad Aragon da Andrea Iannone sulla GP 14.2 lascia ben sperare Ducati. “È stato un turno positivo, anche perché non abbiamo utilizzato la morbida ma la media al posteriore, quindi vuol dire che la nuova moto regala emozioni e va un po’ meglio. Non c’è tanta differenza ma mi trovo più a mio agio, riesco a entrare in curva più forte”, ha commentato il pilota Vasto, autore di un 1'48.995, alla TV.
Il pilota di Pramac è stato peraltro l’unico a scendere sotto 1’49, precedendo di misura Aleix Espargaró (+0.190, un po’ a sorpresa nelle vesti di portacolori Yamaha) ed il solito Marc Marquez (+0.295). Iannone ha fatto la differenza nel T4, dove ha raggiunto i 336.1 km/h nel lungo rettilineo, ma è apparso in grande spolvero anche nei settori più “guidati”, stazionando nella Top 3 in tutti i parziali.
Se il secondo tempo di A.Espargaró è arrivato grazie ad un giro di oltre un secondo più veloce rispetto ai suoi migliori riferimenti precedenti, Marquez ha fatto la differenza sul passo, inanellando sei giri consecutivi (sette in totale) in 1’49 con un ritmo medio di 1’49 basso.
Molto costante anche Jorge Lorenzo, quarto (+0.501), anche lui autore di sei tornate consecutive in 1’49 ma 3/4 decimi più lento mediamente di Marquez. Le Yamaha ufficiali, nonostante i test condotti sul circuito di Aragon nel 2014, non hanno infatti trovato ancora l’assetto ottimale. Sia Lorenzo che Valentino Rossi (sesto, +0.947, alle spalle di Dani Pedrosa) hanno lamentato un movimento eccessivo della moto in curva, concentrandosi per ora solo su aggiustamenti di elettronica. Rispetto al compagno di squadra, Rossi accusa mediamente un decimo a settore, ma è apparso in difficoltà principalmente nel T1 e T2.
Settimo tempo (+1.048) per Andrea Dovizioso, primo pilota sopra al secondo di distacco, nettamente meno veloce di Iannone sul giro secco ma autore di riferimenti simili per quanto riguarda il passo, momentaneamente fissato a 1’50 medio/basso. Più attardate le altre Ducati, che occupano le posizioni che vanno dalla dodicesima alla quattordicesima con Cal Crutchlow (+1.344), Yonny Hernandez (+1.402 con caduta), ed Hector Barbera (+1.736). Lo spagnolo di Avintia, al debutto sulla D16 Open, ha peraltro subito una scottatura al braccio dopo che la sua moto ha preso fuoco in piena curva. Restano da determinare le cause, ma intanto i tecnici lavorano febbrilmente per ripararla in tempo per la FP2 (Barbera attualmente ha una sola Ducati a disposizione).
Da segnalare il rientro di Nicky Hayden alle competizioni dopo quattro gare di assenza per problemi al polso. L’americano è attualmente diciannovesimo (+2.685), tra Alex De Angelis e Danilo Petrucci.