Il team Pramac sta vivendo un mercato iniziato in ritardo e quasi per caso. In teoria, i suoi piloti erano già decisi ma Cal Crutchlow ha scombinato tutti i piani. Con il passaggio dell’inglese alla Honda, Ducati ha deciso di promuovere Iannone nella squadra ufficiale, lasciando la squadra di Campinoti senza una pedina importante.
I manager di Pramac hanno dovuto buttarsi alla caccia di un sostituto, cercando di strappare Redding alla Honda. Ci sono andati vicino, ma non è bastato e ora hanno riiniziato tutto da capo, cercando di trovare la migliore soluzione per il prossimo anno.
Sul tavolo le opzioni si sono ridotte a due nomi: Danilo Petrucci e Loris Baz. Due giovani, 23 anni il primo e 21 il secondo, come vuole la tradizione della squadra che ha fra i suoi obiettivi quello di fare crescere nuovi talenti. Vediamo dove pende la bilancia analizzando i due piloti.
Baz è diventato – a sorpresa – un uomo mercato in MotoGP negli ultimi mesi. In SBK era una delle promesse per questa stagione, ma i risultati sono stati minori delle aspettative. Otto podi ma nessuna vittoria e soprattutto 90 punti di distacco dal suo compagno di squadra Sykes, il suo biglietto da visita.
Rimane un pilota di buon livello e, considerata l’età, con ampi spazi di crescita ma forse rappresenta la scommessa più grossa. A suo favore però c’è il passaporto francese, che piace molto alla Dorna, in questo momento è il suo maggiore ‘sponsor’.
Dall’altra parte c’è Petrucci, che con Ducati gode di un rapporto privilegiato. Due anni fa gli era stato offerto il ruolo di collaudatore poi preso da Pirro e un anno fa un posto nella squadra ufficiale in Superbike. Il ternano non aveva mai accettato ma questa volta la situazione è diversa.
Certo Danilo non arriva da una stagione facile ma è anche vero che non ha mai potuto dimostrare il proprio valore in MotoGP a causa di moto scarsamente competitive. Serve una svolta alla sua carriera e questa potrebbe rappresentarla. Sarebbe il terzo italiano su quattro Ducati Factory, un elemento che inizialmente aveva raffreddato la sua candidatura ma ora questo problema non sembra più sussistere.
La bilancia, quindi, pende verso Petrux anche se gli ultimi giorni ci hanno abituati a cambiamento di fronti repentini. Non ci vorrà comunque molto a scoprire chi affiancherà Hernandez, prima del GP di Aragon sarà tutto deciso.