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SBK, Doppietta Aprilia, senza giochi di squadra

Jerez: Melandri precede Guintoli e Davies. Il francese va a -35 da Sykes, solo quinto. Giugliano KO

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Giochi di squadra, in una gara comandata dall'inizio alla fine e con Tom Sykes solo quinto al traguardo (e poteva andare anche peggio), forse, si potevano fare. Dai box, invece, non sono arrivati ordini. D'altro canto, da un mero punto di vista sportivo è meglio così. Aprilia non può essere scontenta al termine di Gara Uno della Superbike a Jerez, avendo piazzato Marco Melandri e Sylvain Guintoli rispettivamente al primo e secondo posto. Chiude il podio Chaz Davies davanti a Jonathan Rea e lo stesso Sykes, mai apparso in grado di lottare al vertice nonostante il miglior tempo nel WUP.

Il francese recupera così nove punti sul rivale in campionato, passando da -44 a -35, ma fino ad un certo punto in gara sembrava in grado di recuperare almeno altre 5-6 lunghezze in più. Le cadute di Loris Baz, Alex Lowes, e Davide Giugliano hanno però aiutato il campione in carica a limitare i danni. Dal parco chiuso:

Melandri: "È stata una gara difficile. Sono partito bene, calmo, mentre gli altri volevano spingere al massimo. Sapevo che sarebbe stata lunga e sono risalito piano piano. All'ultimo giro stavo per fare come Rins, stavo già esultando, ma per fortuna avevo un po' di vantaggio e mi sono rimesso in carena".

Guintoli: "Resto positivo ma siamo un po' in difficoltà con il passo di gara. Questa mattina la squadra ha fatto un po' di magie, ed andava meglio. Mi mancava trazione sul finale, era impossibile fermare Marco, che è molto veloce qui. Comunque è un risultato positivo".

Davies: "Nei primi giri ero sorpreso, la moto era perfetta e tutto è andato liscio. Poi abbiamo perso grip sul posteriore e la moto era più difficile da gestire. Dobbiamo lavorare sull'usura e la stabilità in Gara Due".

LA CRONACA – Scatta bene Sykes che va a stringere Giugliano, ne approfitta Melandri che si porta in testa alla prima staccata davanti al compagno Guintoli. Il ravennate accusa però un’incertezza e viene passato da Guintoli, Baz e Lowes. Quinto Davies davanti a Sykes, Giugliano, Rea, Laverty e Haslam. Il romano su Ducati attacca Sykes all’ultimo tornante, con Guintoli che cerca la fuga (il britannico è 7º), ma il gruppo rimane compatto con sette piloti in poco più di un secondo.

È Giugliano a dare spettacolo nei primi giri, con alcuni sorpassi da manuale in staccata, uno a Melandri e l’altro a Davies, puliti, all’ultimo tornantino. Il giro veloce, 1’41.939, è suo. Guintoli e Baz però approfittano della bagarre e prendono mezzo secondo di vantaggio su Lowes, terzo. Il francese su Kawasaki però rompe presto gli indugi, e passa Guintoli all’ultima curva. Sykes, nel frattempo, appare in crisi. Gira otto decimi più lento del compagno di squadra, e viene sorpassato da Rea, scivolando in ottava posizione.

Al quinto giro, Lowes accusa un calo (gira mezzo secondo più lento della coppia di testa) e viene passato anche da Giugliano, ora terzo, e Davies. Baz, Guintoli, e le due Ducati girano su tempi identici – 1’42 e mezzo – quindi i distacchi restano invariati. Rimonta invece Rea, sesto grazie ad un sorpasso aggressivo su Lowes ed ora in scia a Melandri.

Ottavo giro, Guintoli passa Baz alla staccata in fondo al rettilineo lungo. Giugliano guida gli inseguitori davanti a Davies, Melandri, e Rea. Non riesce a rialzare la testa Sykes, ottavo a tre secondi di distacco davanti ad Haslam, Laverty e Lowes. Nella EVO, comanda Barrier in dodicesima posizione assoluta davanti a Salom, Morais e Andreozzi.

A metà gara, Giugliano accusa un piccolo calo di ritmo e viene passato da Melandri alla prima curva. I primi quattro sono racchiusi in mezzo secondo, e continuano a girare in 1’42 e mezzo. Errore di Sykes in fondo al rettilineo, il pilota Kawasaki passa da sesto a ottavo. Nel frattempo, cade Giugliano alla prima curva perdendo l’anteriore in staccata. A terra anche Lowes nello stesso punto. Restano Guintoli, Baz e Melandri a giocarsi il podio. Il ravennate è l’unico a girare in 1’42 basso. Dai box Aprilia, intanto, fanno sapere che non ci sono ordini di scuderia.

Colpo di scena al tredicesimo giro, Baz scivola in fondo al rettilineo nel tentativo di resistere ad un attacco di Melandri. Le cadute fanno il gioco di Sykes, ora quinto alle spalle di Rea. Il ravennate completa la rimonta a quattro giri dal termine, e lo passa in fondo al rettilineo del traguardo. È l’unico a girare sotto 1’43 sul finale, allunga e vince la quarta gara della stagione. Chiude il podio Davies. Seguono Rea, Sykes, Laverty, Haslam, Elias e Salom, nono e primo della EVO. A punti anche Barrier, Guarnoni, Andreozzi, Morais, Canepa e Corti.

 

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