Pazza idea…di far la MotoGP (sic). Recitare un ruolo da protagonista nello sviluppo della nuova Aprilia nel motomondiale stuzzica la fantasia di Marco Melandri, ma ne alimenta anche i dubbi. Il ravennate è uno dei tasselli chiave da sistemare nel complesso puzzle del mercato piloti — con osmosi tra MotoGP e SBK — ma anche uno dei più complessi.
Da un lato, scegliere di affiancare Alvaro Bautista in Gresini rappresenta un investimento a lungo termine. Con una moto da sviluppare praticamente da zero contro dodici “factory” e nove Open, nel 2015 l’obiettivo più realistico sarebbe semplicemente quello della zona punti, in posizioni di rincalzo. La competitività del prototipo di Noale difficilmente verrà raggiunta prima del 2016, quando Melandri compirà 34 anni. A questo proposito, il rendimento di Valentino Rossi, che ha tre anni più di lui, indica che l’età non è un fattore decisivo, ma è anche vero che Yamaha corre da più di dieci anni costantemente al vertice della MotoGP.
Voci vicine al ravennate hanno confermato che l’opzione Aprilia-MotoGP, per quanto la più probabile, non è stata ancora messa per iscritto. Anzi, a Jerez il suo manager sonderà anche il terreno con Kawasaki, la moto più ambita dopo le voci del passaggio di Loris Baz in MotoGP. In pole position ci sono altri nomi (vedi Jonathan Rea), ma le SBK all’altezza del blasone di Melandri si esauriscono di fatto qui. Ducati ha un biennale con entrambi i piloti ufficiali, mentre la competitività di Honda, Suzuki, & co. è tutt’altro che certa. Stesso discorso per Yamaha, che lancerà a breve la nuova R1 sul mercato con l’intenzione di rientrare tra le derivate di serie, probabilmente con un anno di rodaggio nella Stock prima di correre in classe regina.
Certo, “Macio” potrebbe restare dov’è. Ma da Aprilia fanno sapere che le possibilità per la SBK si limitano a due: o chiudere definitivamente i battenti, o appoggiarsi ad una struttura esterna. Lo sviluppo di una RSV4 aggiornata, soprattutto dal punto di vista del motore, prosegue, e la moto potrebbe essere svelata al pubblico già all’EICMA. Ma il team interno così come oggi, fanno sapere, non ci sarà.
Insomma, non è un momento facile. La carriera di Melandri si trova ad un bivio. Che strada prenderà? A breve le risposte.