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SBK, AMA: la Superbike sta con Wayne Rainey

Parlano Albesiano, Bevilacqua e Chaz Davies, tutti favorevoli al nuovo incarico del tre volte iridato

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La notizia che Wayne Rainey guiderà un gruppo incaricato di rilanciare il movimento motociclistico americano non ha lasciato indifferente il paddock della Superbike. Per la maggior parte delle Case impegnate nel mondiale delle derivate di serie, il mercato nordamericano rappresenta una componente importante, per non dire fondamentale, dei propri business. Dal punto di vista agonistico, poi, il piano è di avallare un regolamento tecnico identico a quello della SBK, con il chiaro intento di favorire la rinascita di quella “scuola americana” fucina di tanti campioni a cavallo tra gli anni ’80 e ’90. Ecco che cosa ne pensano alcuni addetti ai lavori.

“Fa piacere che un pilota super titolato si occupi di corse – ha detto Genesio Bevilacqua, team manager di Althea Racing – Ho avuto modo di parlare con Rainey personalmente in alcune occasioni, e devo dire che il suo valore è riconosciuto a 360 gradi. Sono contentissimo per lui e spero che aiuti a rinvigorire un campionato che negli ultimi anni è stato in difficoltà. Forse è fin troppo concreto e non si rispecchia nel motociclismo moderno, ma ha le idee molto chiare e serve una guida decisa”.

Un eventuale successo di Rainey nel suo nuovo ruolo, poi, avrebbe ricadute positive dal punto di vista commerciale per molti costruttori

“Il mercato USA non è enorme, ed è fatto principalmente di moto “custom” o “cruiser”, ma è comunque molto importante anche per chi produce moto sportive – ha commentato Romano Albesiano, responsabile di Aprilia Racing – Fare un regolamento identico alla SBK sarebbe un esempio di buonsenso. Guarderemo con interesse al campionato, e spero che Rainey ed il suo gruppo riescano a riportarlo ai livelli a cui era”.

Chi conosce bene la AMA e le sue dinamiche è Giulio Bardi, team manager di EBR e residente USA per diversi anni.

“Rainey ha molta esperienza, sia da pilota che da manager, e le idee molto chiare – ha detto Bardi – È una persona molto concreta, ma lo aspetta un lavoro non facile. Il mercato sembra in leggera ripresa, ma è difficile capire dove agire. Gli Stati Uniti rappresentano il singolo mercato più grande del mondo. Quanto al regolamento, la cosa più importante è la stabilità per spalmare un investimento su un determinato arco di tempo. Se poi fossero comuni con la SBK, tanto meglio”.

Anche il pilota Ducati Chaz Davies, che ha corso in AMA nella categoria Supersport, ha accolto favorevolmente la notizia del passaggio di consegne.

“L’organizzatore precedente (DMG, nda) non ha mai avuto una buona relazione con piloti e squadre. Il loro approccio è sempre sembrato ‘si fa a modo nostro, oppure niente’, ed avevano provato a rendere la Supersport la categoria di riferimento, perché gestivano anche la 200 miglia di Daytona dove le 600 sono la classe di riferimento, ma non ha funzionato. Come campionato non era particolarmente propedeutico, ma spero che le cose cambino con l’arrivo di Rainey”.


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