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MotoGP, Dovizioso: un 5° posto che mi sta stretto

"Un risultato di cui avevamo bisogno. Ci ho messo del mio, ma con la vecchia GP13 sarebbe stato impossibile"

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La missione è compiuta, il muro dei dieci secondi di distacco a fine gara abbattuto e Dovizioso è riuscito a stare del primo all’ultimo giro in lotta per il podio con Rossi e Pedrosa. Meglio di così non poteva andare, “è stata la più bella gara della stagione, ma tutto il fine settimana è stato fantastico”, gioisce Andrea. Era da un po’ che non si vedeva una Ducati così veloce e costante e alla fine, “il quinto posto oggi mi sta un po’ stretto” ammette il Dovi.

Le premesse erano buone.

Ma non mi aspettavo di scendere addirittura sotto i dieci secondi. C’erano dei punti, le curve 9 e 10 e 14 e 15, dove perdevo ma altre dove riuscivo a recuperare, per questo sono riuscito a stare con loro. A parte tutto, posso parlare di una giornata perfetta”.

Come si è arrivati a questo risultato?

La ragione non è solo una, si tratta di un insieme di fattori. Questa è una pista molto particolare, difficile da interpretare e Valentino e Pedrosa non sono riusciti a farlo al meglio. Ho notato che le loro traiettorie non erano perfette, forse anche per problemi di setup. Il vero potenziale di Honda e Yamaha si è visto con Lorenzo e Marquez. Dall’altra parte, noi abbiamo confermato i miglioramenti, su tutte le aree”.

E ci hai messo del tuo.

Ho spinto dall’inizio alla fine, rivendendo la strategia ad ogni giro e prendendomi anche dei bei rischi. Ma con la moto dello scorso anno non avrei potuto farlo. In questo sport il pilota fa ancora le differenza e io ho migliorato le mie sensazioni in sella”.

Hai pensato al podio?

A metà gara ero in crisi, Rossi e Dani stavano spingendo per cercare di andare a prendere i primi ma non avevano più margine. Ho visto Valentino perdere l’anteriore un paio di volte. Forse in quel momento hanno deciso di rallentare un po’ e io sono riuscito a stare con loro. Ma non sono stato mai veramente in lotta con loro. In alcuni punti ero più veloce, ma non riuscivo a preparare il sorpasso ci ho provato per qualche giro ma senza successo. Il loro grip meccanico era superiore al mio”.

Prima della partenza ti aspettavi di stare sotto i dieci secondi?

Dopo le ultime gare avevo la sensazione di potere diminuire il gap finale, ma poi bisogna riuscirci. Come ho detto, ci sono tanti fattori che intervengono, la pista, la temperatura. Questo comunque è un risultato di cui tutti avevamo bisogno, tutti stiamo lavorando sodo da un anno e mezzo. C’erano i pressuposti per fare bene e ci siamo risuciti”.

Una ricompensa.

Mi piace l’approccio che stiamo avendo, turno dopo turno. Lavoriamo bene, con metodo, grazie anche all’impostazione data da Dall’Igna”.

Purtroppo Silverstone non ha sorriso all’altro Andrea. Iannone, che partiva 10° dopo una caduta nelle qualifiche, ha avuto problemi fin dal mattino che gli hanno condizionato la gara, terminata all’ottavo posto.

“E stata una giornata difficile oggi, sin dal warm up di questa mattina non avevo feeling con la moto, pensavo ti poter fare meglio – spiega - Sono molto deluso da questo risultato, ma purtroppo ho faticato molto, non riuscivo a frenare in modi incisivo e a inserire la moto in curva. Dopo pochi giri ho perso subito grip sia in entrata che in uscita, cosa che ha reso la guida ancora più difficile. Ho dato il massimo dall’inizio del weekend e speriamo di migliorare il risultato a Misano”.

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