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MotoGP, WUP: conferma Marquez, Lorenzo insegue

Silverstone - il campione del mondo in vetta al mattino, con Lorenzo a tre decimi. Rossi quinto a cinque decimi

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Il sole fa capolino in questa mattinata di Silverstone, riscadando l'aria e l'asfalto del circuito inglese sito nel Northamptonshire.

Un cambiamento delle temperature a cui non ha corrisposto un cambiamento dei valori in campo: dopo la Pole position del sabato, Marc Marquez conquista anche il warm up mattutino, chiudendo quest'ultima sessione con il riferimento cronometrico di 2'02.506.

Il campione del mondo, ha effettuato delle prove comparative tra mescole differenti delle gomme, sfruttando le due moto a disposizione e simulando anche una eventuale (e remota vedendo il meteo odierno) cambio moto in una situazione di flag to flag. Non si è interessato troppo al tempo per quasi tutta la sessione, salvo poi togliere il primato della sessione a Jorge Lorenzo, secondo a 315 millesimi.

Il maiorchino si era portato in vetta ad inizio sessione, girando in compagnia di Valentino Rossi. Lo spagnolo ha pagato da Marquez, come detto, tre decimi, mentre Rossi si ritrova a 585 millesimi di ritardo, in un gruppo ristretto racchiuso in appena tre centesimi. In terza posizione infatti, Pol Espargaro chiude la sessione in 2'03.068, primo pilota a non esser riuscito a scendere sotto il muro del 2'02, seguito da Daniel Pedrosa (2'03.072), dallo stesso Rossi (2'03.091) e da Aleix Espargaro (2'03.104). Settima piazza per Stefan Bradl (+0.692) che precede Bradley Smith (+0.871) e Alvaro Bautista, autore anche di una caduta nelle fasi finali di questo warm-up.

Per il portacolori di Gresini, una delle cadute più classiche in questo circuito: la Honda numero 19 infatti, ha chiuso l'anteriore di colpo alla staccata della Vale, dove è presente una buca estremamente infida. Chiude in decima posizione invece Andrea Dovizioso (+1.126) a precedere Redding, Iannone ed Hernandez. 16esima l'ultima Ducati di Crutchlow, con l'inglese che si è lamentato di un problema all'erogazione della moto in fase di rilascio. 19esimo Danilo Petrucci, 23esimo Alex De Angelis sfortunato protagonista di due cadute con la Forward Yamaha.

ANALISI DEI TEMPI - Sono pochi i giri da poter analizzare in questa sessione, considerando la lunghezza media di un giro sia pari a poco più di due minuti. Per Marc Marquez si può parlare di circa quattro tempi buoni su cinque cronometrati, con due riferimenti sul 2'03.0 ed altri due sul 2'02.5. Ciò che deve far riflettere però è che entrambi i miglioramenti - dal 2'03.0 al 2.02.5 - sono stati effettuati nelle due uscite, quindi con soluzioni differenti.

Discorso non dissimile per Jorge Lorenzo che ha effettuato due distinte uscite. La prima chiusa con due riferimenti cronometrici sul 2'02.9 e 2'02.8, mentre la seconda sempre superiore al 2'03.

Daniel Pedrosa invece ha completato nove giri cronometrati in un'unica uscita. Per l'ultimo vincitore di Brno però, dei riferimenti cronometrici che si attestato sul 2'03 basso di passo, con tre giri sul 2'03.1-0. Discorso praticamente identico per Valentino Rossi. L'italiano però, sembrerebbe avere un decimo di ritardo circa sul passo rispetto proprio a Pedrosa.

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