I timori degli avversari erano fondati, a Silverstone Marquez non vuole semplicemente batterli ma stracciarli. Il primo passo l’ha fatto oggi quando solo Bradl è riuscito ad ‘avvicinarsi’ a mezzo secondo. Il piccolo diavolo ha dimenticato Brno e se non ci credete, date un’occhiata al cronometro. “I distacchi di oggi non sono realistici, domani saremo tutti più vicini”, assicura Marc ma forse l’unico a crederci è lui.
“Partire bene è importante, ma è solo venerdì – ricorda – Se questo gap ci fosse al sabato sarei molto tranquillo, ma così non è. Mi sono sentito bene fin dall’inizio e questo è fondamentale su questa pista, partire con un setup di base che funziona perché si deve trovare un compromesso”.
Marquez non ha imboccato il sentiero giusto ma un’autostrada che lo ha portato in cima alla lista dei tempi senza che nessuno potesse mai impensierirlo.
“In verità una cosa mi ha sorpreso, vedere i miei avversari diretti così indietro. Penso che Lorenzo e Pedrosa si faranno sotto, mentre vedo Rossi più in difficoltà, ma può succedere ancora tutto. A volte in Moto2 un giorno ero in crisi e quello dopo tutto funzionava alla perfezione”.
La MotoGP è un’altra storia e per ora Marc vola dove gli altri inciampano.
“Ci sono molte buche – dice – nella prima parte del tracciato e nei cambi di direzione veloci, come quello tra le curve 11 e 12, un po’ ti spaventi ma il resto è OK. Neanche il vento mi ha dato troppo fastidio, giusto nei primi giri ma quando ho spinto non lo sentivo”.
Forse l’altra sorpresa, per lui, è stata vedere le Ducati così competitive.
“Con queste temperature e la gomma morbida sono un pericolo per la pole position, ma io ho ben chiaro quali siano i miei rivali, di chi mi devo preoccupare. Forse il weekend di Brno mi ha fatto bene, sono più concentrato”.
Non ha brillato invece il vincitore dello scorso Gran Premio. Dani Pedrosa è apparso in difficoltà, entrando nei primi dieci solo all’ultimo momento. È lui il primo a non nascondere i suoi problemi.
“Ne ho avuti molti oggi – ammette – Soprattutto ho patito la mancanza di grip e avevo poca fiducia con le gomme. Soprattutto sul lato destro il posteriore patina molto. Abbiamo provato alcune soluzioni di setup ma non ci hanno aiutato. Dovrò confrontarmi con la squadra e cercare qualche nuova idea. La priorità è fare lavorare meglio gli pneumatici”.
Forse i dati di Marquez potrebbero aiutarlo per trovare una soluzione.
“Quando la differenza è così grande non è questione solo di messa a punto, ma si sensazioni, di fiducia – spiega – Comunque domani ci sarà da lavorare, le Open sono avvantaggiate avendo a disposizione la gomma morbida e penso che le FP3 saranno una specie di qualifica in anticipo”.