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MotoGP, Lorenzo: la soluzione? un'altra moto

Jorge alle prese con l'incubo Bridgestone 2014: "potremmo ridurre solo del 30% i problemi"

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Se Atene (Rossi) piange, Sparta (Lorenzo) non ride. I due compagni di squadra sono vicini nella disgrazia e fuori dai primi dieci. Per Jorge il problema è una riedizione dell’incubo dei primi Gran Premi. “Alcuni piloti lo scorso anno si sono lamentati perché la gomma posteriore ha perso in gara alcuni pezzi e la Bridgestone ha portato le specifiche 2014, quelle che abbiamo usato fino a Le Mans”. E che avevano scatenato le ire del maiorchino. Anche a Silverstone è successo lo stesso. Lorenzo ha addirittura posticipato l’incontro con la stampa, impegnato a parlare con gli ingegneri.

Il posteriore adesso scivola molto e in più, sulle buche, si innescano delle vibrazioni all’anteriore che non mi fanno inserire la moto in curva – spiega – Poi ho problemi a centro curva e in uscita, praticamente dappertutto”.

Una situazione quasi disperata e Jorge non fa nulla per nasconderlo.

Le gomme sono queste e non rimane che lavorare sul setup e cercare di adattarci. I problemi sono gli stessi che ho avuto, in Qatar, ad Austin, a Le Mans. Stiamo ragionando su come risolverli, ma non posso certo sperare che domani spariranno completamente. Forse potremmo ridurli del 20 o del 30%, non di più”.

Significherebbe solo limitare i danni, mettere una pezza, sapendo che gli avversari faranno un altro sport.

Cosa posso dire, per risolvere completamente il problema servirebbe una moto totalmente diversa e non ce l’abbiamo – cerca di scherzare – Le Honda con queste coperture si trovano meglio, la M1 invece è difficile da controllare. Non basterà certo qualche piccolo cambiamento per ribaltare la situazione. Per ora l’obiettivo è migliorare la moto, anche se non so di quanto”.

Magari il meteo potrebbe aiutare, se si alzassero le temperature o venisse a piovere.

Magari il caldo un piccolo aiuto potrebbe darlo – riflette – Non lo so, con queste gomme e il nostro telaio tutti i problemi si amplificano. Anche le altre Yamaha sono in difficoltà, Smith invece ha usato una gomma nuova ma prima di montarla il suo ritmo era simile al nostro. Non spero nel bagnato, è sempre una lotteria”.

Forse in un miracolo, del resto “è meglio essere ottimisti quando si è in queste situazione”, conclude Jorge.

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