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MotoGP, Brno: il Bello, il Brutto e il Cattivo

Manca Marquez ma alla Honda basta Pedrosa. Passi avanti per Ducati. Bastianini fa sognare


Ha vinto ancora uno spagnolo su una Honda, non è una novità. Occhio però, perché era Dani Pedrosa. Marquez, invece, per la prima volta ha scoperto che si può finire una gara senza salire sul podio. A Brno il mondo sembra girare al contrario, ma il piccolo diavolo ci metterà poco a invertire il senso di rotazione. Le Yamaha invece si devono accontentare dei posti d’onore e fare buon viso a cattivo gioco.

Non si vive di sola MotoGP e Bastianini è il nostro eroe. Con un nome come Enea, logico aspettarsi grandi cose. Che sia lui quello destinato a rifondare l’Italia del motociclismo? Sarà il tempo a dirlo, a noi basta riguardare la gara della Moto3 altre due o tre volte.

Enea Bastianini e Fausto GresiniIL BELLO – Molti anni fa, per colpa di un tallone una bella storia finì in tragedia. A Brno, invece, per Enea Bastianini tutto è iniziato da lì. Se pensiamo che in Moto3 c’è finito quasi ‘per caso’, c’è da ringraziare la sua buona stella e il team Gresini per avergli dato una possibilità. Il suo soprannome è la Bestia, ha fatto capire ai suoi avversari il perché.

IL BRUTTO – Se i mille euro gli fossero stati affibbiati per oltraggio al comune senso del pudore non avremmo fatto una piega. Ma la Dorna che prima rilancia l’immagine dell’uomo bandiera passeggero di Rabat tramite Facebook, Twitter, YouTube, volantinaggio porta a porta e passa parola e poi commissiona una multa è semplicemente un fatto ridicolo. Dalla squadra dicono: “c’è costato meno di cambiare una sella rotta e il ritorno di immagine è stato enorme”. Come volevasi dimostrare.

IL CATTIVO – Forse è arrivato il momento di correre ai ripari. Negli ultimi anni è stato fatto molto per migliorare la sicurezza dei circuiti ma le MotoGP ora viaggiano a velocità curvatura. L’immagine della Yamaha di Rossi che scavalca le barriere di sicurezza, e rischia di centrare i commissari di pista, è un campanello di allarme. O si riducono le prestazioni o si correggono tutti i punti deboli dei tracciati. Uomo avvisato…

LA DELUSIONE – Fino a pochi giorni fa, tutti avrebbero scommesso su Lorenzo come l’uomo che avrebbe potuto battere Marquez. Non è successo e il redivivo Pedrosa si è preso i riflettori. La Yamaha è rimasta in ombra e l’oscurità avvolge già il 2015. Marquez con la nuova Honda ha fatto il record della pista, Dani, che di solito è scettico su ogni novità, era addirittura entusiasta. Bisogna trovare al più presto l’interruttore della luce.

Andrea Iannone e Andrea DoviziosoLA CONFERMA – Piuttosto che niente, è meglio piuttosto. La Ducati non è ancora una moto da podio, ma qualche successo lo macina. Rispetto allo scorso anno il distacco a fine gara è stato dimezzato e, forse, con la gomma media si poteva fare meglio. I dieci secondi ipotizzati da Dall’Igna possono essere un obiettivo raggiungibile. Ma a febbraio, in Malesia, non ci saranno più scuse che tengano.

L’ERRORE – La volata di Rins rimarrà nella storia e non perché l’ha vinta davanti a un gruppone di sedici piloti. Il festeggiamento al penultimo giro è una trappola in cui sono caduti altri prima di lui. Gli inglesi parlerebbero di epic fail, i latini userebbero altri termini. Ma non si possono scrivere.

Marc MarquezLA SORPRESA – C’è chi parla di Urano in trigono coi diapason, chi di uno spostamento dell’asse di rotazione di Giove, chi sostiene che dopo la pioggia di rane sia uno degli eventi più inspiegabili della storia. Marquez ha perso e ha dimostrato di sapere fare bene anche quello. Nessuna scena isterica o musi lunghi. Un sorriso, un analisi accurata della situazione e un record il giorno dopo. Forse ne è uscito addirittura rafforzato.

IL SORPASSO – Quando c’è da fare casino – ne senso buono – Iannone non si tira mai indietro. Con Marquez sapeva di perdere, ma ci ha provato ugualmente. Poi ha fatto spettacolo con Dovizioso. Bene così.

LA CURIOSITA’ – Qual è il GP a rischio per la prossima stagione? Uno dei più seguiti, Brno. Nei tre giorni in circuito sono state dichiarate più di 240mila presenze e per una volta i numeri sono verosimili. Per il 2015 un accordo sembra essere vicino, sarebbe un peccato perdersi quel bagno di folla.

IO L’AVEVO DETTO –Marquez vincerà tutte le gare della stagione”. Questa volta facciamo un mea culpa.


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