Marc Marquez si è ripreso quel primo posto nei test che gli è mancato in gara. L’ha fatto a suo modo, battendo il record della pista. Il cronometro ha segnato 1’55”411, per farla breve significa più di un decimo e mezzo della sua pole position.
Uno scroscio di pioggia, intorno alle 16, ha interrotto per una mezz’ora i lavori in pista, per poi ricominciare. Il campione del mondo non si è certo risparmiato, chiudendo 65 giri, dividendosi tra la RC213V 2014 e la 2015 e riuscendo a battere per un decimo e mezzo l’ottimo tempo di Lorenzo.
Dani Pedrosa non ha rispettato la promessa di ieri, quella di iniziare tardi i test e terminarli presto. “Alle 10.15 ero già in pista, però non sono neanche le cinque e ho già finito”, scherza. È di buon umore dopo la prima vittoria stagionale. “Avevo perso due buone occasioni a Barcellona e al Sachsenring e qui ci sono riuscito – racconta – E’ sempre una bella sensazione, anche per la squadra e per amici, tifosi e famiglia. È il primo obiettivo di ogni stagione”.
Suo il terzo tempo, a sei decimi dal compagno di squadra. Dani, nei test, ha provato anche la moto 2015. “Ho fatto solo quattro giri, perché poi ha iniziato a piovere – spiega – Però mi sono trovato subito bene ho avuto sensazioni migliori di quelle di un mese fa. La moto è stata evoluta, forse poi è dovuto anche alle migliori condizioni della pista. Non so, a volte ai bisogno di molti chilometri per capire se una cosa funzioni o meno, altre volte basta un giro. Comunque il lavoro non è certo finiti, servirà modificarla ancora prima del prossimo test, a fine stagione, a Valencia”.
Sembra impossibile che la Honda possa ancora essere migliorata. “Ma è così – assicura – bisogna lavorare sia sui punti forti che su quelli deboli. Per esempio, non riusciamo sempre a mettere a terra tutta la potenza, la moto si muove molto. Inoltre ho provato nuovi assetti a sospensioni ed elettronica sulla moto di quest’anno, per prepararmi ai prossimi GP”.
Intanto si rincorrono le voci che il suo ingegnere di pista, Mike Leitner, possa prendere altre strade il prossimo anno. “Non so proprio cosa dire, non credo sia vero. Il clima ai box è buono, sono tutti professionisti e facciamo gruppo anche quando le cose non vanno bene. Non è ancora tempo per decidere il team per il 2015, l’importante è che tutti inizino sempre l’anno nuovo con le giuste motivazioni”. Insomma, niente è ancora deciso ma qualcosa bolle in pentola.
Ritornando alla classifica, Aleix Espargarò ha mantenuto la quarta posizione davanti a Valentino Rossi che ha sfruttato la giornata fino ai minuti finali per provare la M1 2015. Il suo tempo finale è superiore di un secondo a quello di Marquez.
Alle sue spalle ci sono le Yamaha satellite di Smith e Pol Espargarò, che precedono a loro volta le Honda di Bradl e Bautista e le Ducati di Hernandez e Pirro. Dodicesima posizione, e primo delle Honda Open, per Abraham, che ha messo alle sua spalle Redding, un Camier in crescita e Aoyama. I lro distacchi superano comunque i due secondi.
Sedicesimo De Angelis, mentre la guest star Capirossi – per lui qualche giro su Honda e Yamaha Open – è davanti a Noyes.
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