Partire dalla pole non basta per vincere, ma sicuramente aiuta. A Brno, il poleman Tito Rabat ha centrato la quinta vittoria stagionale (tutte partendo dalla prima casella in griglia) interrompendo un digiuno che durava dal GP di Barcellona e tirando una piccola boccata d’ossigeno in campionato, dove conduce con 12 punti di vantaggio sul compagno di squadra Mika Kallio, secondo sul podio davanti a Sandro Cortese.
Dopo una partenza difficile, Franco Morbidelli ha risalito progressivamente la china fino a chiudere in ottava posizione, primo tra i piloti italiani. A punti anche Corsi, dodicesimo, mentre Pasini crolla sul finale e transita sul traguardo in 17ª posizione. Caduto nelle fasi iniziali Lorenzo Baldassarri, che ha anche subito una lussazione alla spalla già infortunata in precedenza.
LA CRONACA – Rabat scatta bene dalla pole e si porta al comando davanti a Lowes, Cortese, Luthi ed Aegerter. Corsi perde qualche posizione nella bagarre ed è nono davanti a Morbidelli e Pasini, mentre Baldassarri abbandona prematuramente la gara a causa di una caduta.
Rabat prende subito metri su Lowes, ma il ritmo degli inseguitori non è poi così più lento, anzi. Kallio sigla il giro veloce provvisorio in 2’05 e mezzo e si mette a caccia di Rabat dopo aver scavalcato Lowes. Seguono Cortese, Aegerter, Luthi, Viñales, Simon e Pasini, nono e primo degli italiani davanti al compagno di squadra Corsi.
Il distacco tra Rabat e Kallio rimane fisso a un secondo nei primi giri, i due fanno un ritmo identico in 2’02 e mezzo. Anche Lowes e Cortese scendono comunque sotto i 2’03, mentre dalla quinta posizione in giù (occupata da Luthi), si gira su tempi sostanzialmente più alti.
Ad un terzo di gara, Rabat comincia a spingere forte e scende in 2’02 basso. Kallio tampona come può la fuga ma si trova ad un secondo e mezzo, mentre Lowes cade nel tentativo di tenere il passo. Cortese completa la Top 3, con piloti distanziati di un secondo e mezzo tra loro, mentre Pasini è il migliore italiano al nono posto. Undicesimo Morbidelli davanti a Corsi.
La gara procede senza cambi al vertice, mentre va segnalata la rimonta di Morbidelli, che cambia passo e dopo il giro di boa comincia a girare in 2’03 basso per mettersi a caccia della Top 10 con Schrotter, Pasini e Zarco nel mirino. Bella lotta anche tra Simon e Viñales per la sesta posizione. La scelta della gomma dura invece penalizza Corsi, nettamente più lento che in prova e tredicesimo.
A dieci giri dal termine, Rabat è l’unico capace di scendere ancora sotto i 2’03. Il suo vantaggio su Kallio sale a 3 secondi, mentre Cortese chiude il podio virtuale a 6 secondi. Proseguo la rimonta di Morbidelli, che passa Pasini per entrare nella Top 10 e si mette a caccia di Schrotter e Zarco. Più avanti, Viñales si libera di Simon e mette la coppia svizzera Luthi-Aegerter nel mirino.
A cinque giri dal termine cominciano a cadere gocce di pioggia: Kallio si riavvicina a Rabat, mentre Viñales è ormai insieme ad Aegerter e Luthi. Morbidelli supera Schrotter e Zarco ed è ottavo. Le posizioni rimangono invariate negli ultimi giri di una gara un po’ povera di emozioni: vince Rabat davanti a Kallio, portando a 12 punti il suo vantaggio in classifica sul compagno di squadra. Terzo posto per Cortese, al primo podio in Moto2. Morbidelli ottavo e migliore italiano, dodicesimo Corsi, mentre Pasini viene scalzato dalla zona punti all’ultimo giro e chiude 17º. Ventitreesimo Russo al debutto nella categoria.