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MotoGP, Brno. Lorenzo inarrivabile nel warm up

Dovizioso e Marquez chiudono alle sue spalle. Turno in ombra per Valentino Rossi

I piloti della MotoGP sono scesi in pista per i 20 minuti di warm up con temperature molto basse che vanificano il tentativo di farsi un idea chiara per la scelta gomma in ottica gara, quando il caldo dovrebbe arrivare. Quasi tutti hanno usato le prime fasi del turno per fare una prova di cambio moto nel caso dovesse sopraggiungere la pioggia costringendoli al flag-to-flag.

Il protagonista del warm up è stato Jorge Lorenzo. Non solo per il suo miglior tempo, 1’55”973, che gli ha permesso di mettersi alle spalle Dovizioso e Marquez. Il maiorchino è stato inarrivabile sul passo, girando costantemente molto vicino al suo crono di riferimento. Nessuno è riuscito a tenere il suo ritmo e Jorge si è addirittura migliorato all’ultimo giro, unico ad abbattere il muro del 1’56”.

Il più vicino a lui, sul giro secco, è stato Dovizioso che, pur con la gomma morbida, non è riuscito ad avvicinarsi e vede il suo ritaro sfiorare il mezzo secondo. Stessa cosa per Sua Maestà Marc, che all’anteriore montava la gomma media mentre Lorenzo ha usato la morbida. Parlando di passo, il campione del mondo è stato il secondo migliore in pista, ma comunque lontano dal dominatore del turno.

Alle sue spalle ci sono la Honda di Pedrosa e la Ducati di Iannone, che ha girato a lungo dietro allo spagnolo. Gli ultimi a contenere il gap sotto il secondo sono Bradl e Smith, mentre Aleix Espargarò e Rossi sono oltre a questo limite.

Soprattutto Valentino è parso in difficolta nel warm up, dopo i buon ritmo mostrato nell’ultimo turno di libere di ieri. Un piccolo problema allo starter a inizio turno, subito risolto, e poi una prestazione opaca in previsione della gara.

Dietro al Dottore, Pol Espargarò, Bautista, e un trenino di Ducati con Crutchlow, Pirro ed Hernandez nell’ordine. Per quanto riguarda gli altri italiani, Alex De Angelis è 19° (+ 3”346), dietro a Camier, mentre Danilo Petrucci è 21°. Da segnalare una caduta per Scott Redding (16°), andato lungo alla terza curva.

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