Per Dovizioso la prima fila sta diventando una – sana – abitudine. Quella di Brno è la seconda consecutiva, la terza della stagione, la dimostrazione che la Ducati, almeno sul giro secco, sta limando i propri limiti. Un risultato che alza il morale nei box, ma Andrea sa che in gara il copione sarà diverso. Rispetto a una settimana fa, però, si rivela più ottimista.
“Siamo messi meglio che a Indy – taglia corto – Anzi, devo dire che sono un po’ sorpreso di questa competitività. Sono riuscito a essere veloce fin dal primo turno di libere e in qualifica ho trovato quella fiducia che mi ha permesso di staccare un buon tempo. Quello che mi rende più felice, però, è il mio passo”.
Il Dovi rimane con i piedi ben ancorati al terreno e gli obiettivi che si pone sono realistici.
“In America ho concluso la gara con 20 secondi di distacco dal primo – ricorda – qui voglio fare meglio. Il nuovo motore ci sta dando un piccolo aiuto ma è tutta la moto che è migliorata. Posso frenare più in profondità e anche in accelerazione ci sono stati progressi. Allo stesso tempo ho seguito Rossi per qualche giro nelle FP4 e ho potuto rendermi conto del suo passo, non siamo ancora così vicini. Però stiamo lavorando bene con poco, mi aspettavo una seconda parte di stagione più difficile”.
Qualcuno si chiede se in questo momento aderire al regolamento Open non sia uno svantaggio. Come successo a Indianapolis, quando Ducati non ha potuto usare la gomma più dura.
“Penso che questa scelta sia stata fatta per sviluppare la moto e se siamo migliorati il merito è di questa decisione. Quindi è un vantaggio. Anche la gomma morbida aiuta molto in qualifica mentre non so se il non potere usare la dura sia un aspetto negativo, non avendola mai provata. Gli pneumatici in questo momento sono il nostro ultimo problema. Forse il prossimo anno, quando arriveremo a uno o due decimi dai migliori, allora si potrebbe pensare di cambiare, se sarà possibile”.
Intanto c’è da pensare alla gara e ai primi giri quando i più veloci cercheranno di saltare le Desmosedici il più velocemente possibile.
“Lo so che succederà e qualche manovra aggressiva me la aspetto. Una cosa è essere decisi, un’altra cercare di ostacolare un pilota più veloci. Non mi sono mai comportato da stronzo e non lo farò neppure domani”.