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MotoGP, Pernat: Marquez vincerà il titolo ad Aragon

“Quasi imbattibile, Misano buona occasione per i nostri, ma non mi ricordo nessuno come lui”

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Ancora una volta, Marc Marquez ha rubato la scena. Le imprese dell’infaticabile spagnolo si susseguono senza sosta, e ad Indianapolis sono anche state impreziosite da una bella battaglia corale. Peccato (per gli avversari) che il risultato fin qui non cambi mai, e che ogni domenica c’è il rischio di correre solo per il secondo posto. Ed è proprio dallo stato di grazia del giovane campione in carica che Carlo Pernat tira le somme sul week-end appena concluso con un occhio al futuro.

“Non ci sono grandi cose da dire – ha ammesso – È stata una bella gara, perché da anni non si vedevano tre piloti italiani nelle prime tre posizioni in un giro. La cosa non è di importanza decisiva, ma è un bel segnale per noi. Poi pare che Aprilia abbia deciso di rientrare il prossimo anno, ed è qualcosa che arricchisce la sfida del motomondiale. L’impresa di Marquez però è sempre più vicina, roba da Guinness dei primati, perché è quasi impossibile che riesca a perdere una gara”.

Quasi, sottolinea il manager genovese, secondo il quale il conquistatore Marquez forse potrebbe essere fermato al varco proprio sulla “linea” italiana. “Potrebbe succedere a Misano, dove Valentino, Dovi e Iannone potrebbero fare qualcosa di interessante – ha detto – La pista non è tanto facile e la Honda non avrà vantaggi particolari”.

Se il limite di Marquez è ancora ignoto, tuttavia, mantenere le motivazioni rappresenta un’ulteriore sfida. A questo proposito, Pernat ha le idee chiare.

Le voci che lo vogliono fare correre l’ultima gara sia con Moto2 che con MotoGP fanno bene. Darebbe un tocco, anzi un topazio, in più ad un probabile record incredibile. Anche perché, di questo passo, il mondiale finirà ad Aragon, se non prima. Dopo Aragon cosa succederà? Non credo che Marquez sarà scarico, al contrario: sarà ancora più motivato per arrivare all’impresa (di vincere tutte le gare, ndr), e non vedo chi lo possa battere”.

Il segreto di Marquez? “Oltre alla fisicità, ha uno strapotere psicologico. Nella mia carriera non ho mai visto un pilota con entrambe queste qualità. Valentino le ha avute, però si è battuto sempre con una persona alla volta, ad esempio Biaggi, Gibernau, Lorenzo…Marquez gioca con quattro ‘testine’ di un certo genere: Valentino, nonostante l’età, Lorenzo che si sta ricomponendo, e Pedrosa. Secondo me li ha 'picchiati' nella testa tutti quanti. Anche Valentino, che l’ha presa sul ridere e fa bene, ha capito che non c’è niente da fare. Sarà contento di aver fatto tanti giri in testa. Ma io, negli ultimi cinquant’anni, non mi ricordo un pilota così. Spero che voi ve lo ricordiate e mi diciate qualcosa”. 

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