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MotoGP, Marquez: penso sempre di poter perdere

"Le Yamaha si stanno avvicinando. Doppia gara in Moto2 e MotoGP? Al 95% è un no"

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A Indianapolis Marquez ha incastonato la decima pietra preziosa nella sua corona. Forse, come ha detto Livio Suppo al termine della gara, “ha il senso dello spettacolo e si è trattenuto a inizio gara”, ma il risultato è che la sua striscia di vittorie è arrivata a quota dieci.

Non so descrivere a parole questa stagione – ammette Marc – Ogni volta, prima di un GP, penso che sarà la volta in cui arriverò secondo o terzo, non vincerò. Poi arrivo in circuito e mi sento forte, mi diverto e mi godo ogni vittoria come fosse la prima. Questo mi permette di mantenere intatte le mie motivazioni, ma non è facile vincere sempre”.

Bisogna fidarsi, eppure il piccolo diavolo sembra sempre un passo davanti a tutti, per quanto gli avversari o le condizioni cerchino di metterlo in difficoltà.

I primi giri della gara non sono stati facile, la temperatura dell’asfalto era più alta rispetto ai giorni scorsi e a inizio gara non avevo grande fiducia nella gomma davanti e non ho fatto nemmeno un gran partenza. Ho deciso di stare calmo, poi ho visto Lorenzo che incominciava a forzare e ho capito che quello era il momento giusto per spingere. Sono riuscito a fare un po’ di gap e quei due secondi mi sono serviti per vincere”.

Marquez non si è risparmiato nei duelli, utilizzando coraggio e strategia.

Il più bello è stato quello su Valentino e Jorge alla seconda curva – racconta – Sul rettilineo ero in scia a Rossi ma le Yamaha erano veloci e non riuscivo a superarlo sul dritto. Lorenzo mi ha passato alla prima curva e in quella dopo volevo rispondergli, ho visto Valentino largo e mi sono infilato”.

Semplice, a parole, ma il campione del mondo non si sbilancia, come sempre.

Negli USA mi trovo bene, ho vinto sette gare in carriera, ma qui ho visto la Yamaha un po’ più forte del solito e la prossima gara sarà a Brno. Abbiamo fatto dei test e abbiamo delle informazioni, ma l’asfalto in quell’occasione era molto scivoloso. Inoltre in quella pista io ho sempre sofferto, mentre Valentino, Jorge e Pedrosa sono sempre stati molto veloci”.

Intanto i record continuano a succedersi e nessuno conosce quale sia il suo limite. Intanto nel paddock circola una voce affascinante, che Marc potrebbe correre l’ultima gara della stagione, a Valencia, sia in MotoGP che in Moto2.

Sarebbe un’impresa da libri di storia, ma molto difficile da realizzare e in Moto2 vanno molto veloci. Non penso che accadrà anche se sarebbe possibile. Direi che per il 95% è un no”.

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