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MotoGP, Marc Marquez: il limite? non esiste

"Non trovo Indy più divertente. Lorenzo e Pedrosa i rivali più pericolosi". Dani: "oggi prove di gomme"

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È un Marquez filosofico quello alla fine della prima giornata di prove, che non sfigurerebbe nelle pagine del 'Lo Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta' di Pirsing, quando incomincia a parlare dei suoi continui miglioramenti. “A volta sembra di avere fatto il giro perfetto, invece poi entri in pista il turno successivo e tu o un avversario abbassi quel tempo. Alla fine dei conti, il limite non esiste, si può sempre migliorare”. Per chi non gradisce elucubrazioni astratte, basta guardare i tempi. Dal mattino al pomeriggio, Marc ha limato due secondi dal suo tempo, prendendosi quella prima posizione che ormai occupa regolarmente.

Qui siamo partiti con una moto identica a quella del Sachsenring e una completamente diversa, poi abbiamo trovato un compromesso – spiega – Non abbiamo utilizzato nessuna soluzione provata a Brno, la base è buona ed è inutile cambiare. La pista è cambiata, non la trovo più divertente rispetto al passato, diciamo che ora richiede una guida più naturale, ma si può fare bene comunque. La più grande differenza è nell’ultima curva, fino allo scorso anno si usciva in prima marcia, adesso in terza”.

Il nuovo asfalto si sta progressivamente rodando e il campione del mondo è ancora incerto sulla scelta delle gomme. “Qui sembra che si possa usare la morbida per la gara ma sarà impossibile decidere fino all’ultimo turno di libere perché le condizioni cambiando in continuazione. Non c’è troppa differenza fra le due mescole, ma con la dura bisogna stare più attenti col gas. Per la gara penso siano due gli avversari più pericolosi: Lorenzo e Pedrosa”.

Il salto in avanti è stato ancora più grande per Dani Pedrosa che dalla sedicesima piazza si è portato fino alla quinta. Come al solito, di poche parole lo spagnolo: “la mattina mi è servita per conoscere meglio i cambiamenti alla pista, poi sono riuscito a migliorare giro dopo giro – spiega Ancora non siamo arrivati al limite del circuito, nonostante i tempi si siano già molto abbassati. Oggi ho fatto molte prove con le gomme, ho usato anche la più dura all’anteriore, e per ora ogni scelta è possibile. Domani troveremo quella migliore”.

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