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MotoGP, Iannone: vicino a Marquez con la stessa gomma

Tre Ducati nei primi 10. Dovizioso: "migliorati in percorrenza e ho capito alcuni trucchi della nuova Indy"

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Le Ducati si sono mosse come un sol uomo e per un attimo sono state tre le Rosse davanti a tutti, quando mancavano sei minuti alla fine del turno. Complice un ‘passaggio’ dato loro da Valentino, Iannone, Dovizioso ed Hernandez si sono messi in mostra nel secondo turno di libere. Allo sventolare della bandiera a scacchi, è stato il pilota di Vasto ad avere la meglio, con il secondo tempo, ma Dovi è quarto e il colombiano settimo. All’appello è mancato solo Crutchlow, 13°.

IANNONE: HO ANCORA MARGINE -Sono contento di come è iniziata e di come è finita questa giornata”, le parole di Iannone che ha dimostrato sul campo di meritarsi la squadra ufficiale per il 2015. “Sono soddisfatto soprattutto perché ho fatto il mio giro veloce con la gomma media e quindi il distacco da Marquez è contenuto a parità di pneumatico – spiega – Inoltre ci sono alcuni punti dove si può migliorare, devo ancora migliorare il grip e cercare di usare un po’ più di potenza in accelerazione”.

Toccherà poi decidere quale gomma usare, perché la situazione non è ancora del tutto chiara. “Questa mattina la morbida sembrava la scelta migliora, ho iniziato con quella anche il turno del pomeriggio – racconta – Poi ho montato la dura e mi sono migliorato con quella. Vedremo domani quale scegliere anche perché l’aderenza dell’asfalto migliora turno dopo turno”.

Andrea DoviziosoDOVIZIOSO: HO SCOPERTO I SEGRETI DI INDY – Dovizioso, come sempre, analizza la sua giornata sotto ogni aspetto prima di tirare le conclusioni. “Non penso che questa giornata sia ancora troppo significativa, perché il grip non è ancora al massimo e non si guida in una maniera normale – sottolinea – Però, seguendo Rossi e Aleix Espargarò, ho notato che qui siamo più vicini a loro in percorrenza. Perdiamo comunque nella fase di inserimento, in cui le Yamaha riescono a frenare più tardi e poi prendere subito la corda. Come ho detto, influiscono anche le condizioni dell’asfalto”.

Un altro punto importante è riuscire a scoprire i ‘trucchi’ della pista dopo le modifiche. “Le nuove esse sono molto belle ma non così semplici da interpretare – continua Andrea – Mi sono accorto che nelle ultime uscite ho guadagnato molto solo cambiando le linee in quei punti. Nessuno al momento è ancora arrivato al limite della pista. Inoltre l’ultima curva è molto cambiata, fino all’anno scorso di usciva in prima, ora in seconda e prima della fine del cordolo si mette già la terza, ti spara sul rettilineo. Il problema è che in quel punto il muretto è molto vicino, è protetto dall’airfence ma quel sistema funziona bene quando l’impatto è frontale e non laterale. Ne parleremo in Safety Commision”.

CRUTCHLOW: LONTANO COME SEMPRE –Non è stato un turno facile, soprattutto riuscire a fare girare la moto è un problema. Il gap dalle altre Ducati è troppo grande, come è successo in ogni singolo turno dall’inizio della stagione. Cal Crutchlow non nasconde i suoi problemi di adattamento con la Desmosedici e non potrebbe essere altrimenti.

L’inglese però, questa volta, si dice “ottimista per domani. Dovrò lavorare soprattutto sul giro secco, perché sul passo il mio ritardo è più contenuto, anche se non ancora abbastanza. Abbiamo qualche buona idea e il team sta lavorando bene. La top ten non è molto distante, devo solo migliorare alle curve 7, 8 e 9, i punti più tecnici del circuito”.

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