Tu sei qui

MotoGP, È giallo: tre Ducati in rosso

Attacco a tre punte con Iannone, che dice: "Mi piacerebbe essere pilota Ducati per sempre"

Share


Se le sfumature di grigio erano cinquanta, quelle di rosso Ducati potrebbero fermarsi ad una. Quest'anno le D16 "ufficiali" in pista sono tre, divise tra i colori ufficiali e quelli del team satellite Pramac, ma è probabile che il prossimo anno il team interno schieri un attacco a tre punte con Andrea Iannone a fianco di Andrea Dovizioso e Cal Crutchlow.

In realtà, la vicenda sta assumendo i contorni di un giallo. Le prime mosse sono state effettuate da Ducati, che ha prima esercitato l'opzione di rinnovo del contratto di Iannone per un altro anno, e poi siglato un nuovo biennale con Dovizioso. I due italiani piacciono molto anche allo sponsor tabaccaio, che spinge fortemente per averli entrambi con i colori "corporate". A questo punto, la Casa di Borgo Panigale ha atteso la decisione di Cal Crutchlow (che aveva un'opzione unidirezionale a suo favore per il rinnovo del contratto), che ha preferito scommettere sulla prima D16 "made by Dall'Igna" piuttosto che Suzuki, forse anche in virtù di un ingaggio ben più "corposo".

CRUTCHLOW TERZO INCOMODO? – A giudicare da come il rinnovo di Crutchlow sia stato annunciato senza fanfare – anzi, è praticamente passato sotto silenzio al WDW – sembra che Ducati avrebbe interrotto tranquillamente il rapporto con il britannico dagli occhi spiritati.

"C'era un contratto esistente e sono felice di continuare la partnership per il 2015 – ha commentato Crutchlow – Abbiamo tempo per ribaltare la situazione, spero di migliorare nella seconda metà della stagione. Nessuno si è mai arreso, me compreso. Con Andrea lavoro bene anche se lui fin qui ha corso meglio di me".

Il rinnovo di Crutchlow spinge dunque la squadra a schierare tre moto con i colori ufficiali. "Nulla è impossibile – ha confermato il direttore sportivo Paolo Ciabatti Stiamo discutendo su quale sia la soluzione migliore. Quest'anno Andrea ha corso con una moto ufficiale in Pramac, vorremmo continuare nello stesso modo aumentando l'investimento tecnico di Ducati. Iannone sta facendo un'ottima stagione, ed è reduce da un gran risultato in Germania. Ci fa piacere confermare tutti e tre i piloti factory".

IANNONE, MANCA (SOLO) LA FIRMA – In realtà la soluzione ideale sarebbe quella di sistemare Iannone in un box tutto suo, con moto rossa ma anche gli sponsor della Pramac sulle carene. In Ducati stanno discutendo proprio questa possibilità, ma resta da sciogliere il nodo legato all'ingaggio del pilota di Vasto. Che intanto professa il proprio amore per Borgo Panigale.

"C'è tanta voglia di continuare con questa Casa così importante – ha detto Iannone – Sono contento di questa prima metà stagione, ho quasi sempre fatto meglio dell'anno scorso, che sicuramente è stato in salita. Ho sempre dato il massimo, e nell'ultima gara sono arrivato al mio miglior risultato. Ma ci aspettiamo risultati più importanti. Siamo un gran gruppo. Abbiamo difficoltà, ma stiamo recuperando ed in tutti i circuiti abbiamo ridotto il gap. Spero di poter continuare ad essere per sempre un pilota Ducati, mi piacerebbe continuare tutta la vita con questo marchio".

LAVORO PER IL FUTURO – Nel frattempo, le energie del Reparto Corse sono equamente divise tra presente e futuro. La scadenza fissata per l'arrivo della nuova moto rimane sempre il primo test di Sepang nel 2015, e fino ad allora si tratterà di affinare la D16 e stringere i denti in attesa della sua nuova veste.

"Dall'Igna fin qui non ha operato nessun stravolgimento, mancava tempo e ce lo stiamo prendendo quest'anno per fare una moto migliore per il futuro, con risultati comunque positivi – ha analizzato DoviziosoCi siamo avvicinati abbastanza ma vogliamo di più. Corriamo in direzione del futuro".

"A Brno porteremo una carenatura diversa, che dovrebbe darci qualche vantaggio – ha aggiunto Dall'Igna, confermando quanto ci ha raccontato poco tempo fa Da Aragon porteremo altre evoluzioni ciclistica per poi finire così la stagione. L'obiettivo che ho, che è difficile ma è giusto porselo, è quello di avvicinarsi ai dieci secondi di distacco dal primo a fine stagione. Per quanto riguarda la nuova moto, il motore sarà a V di 90 gradi e la distribuzione desmodromica, che reputo un vantaggio che Ducati ha e che non vorrei perdere. C'è un marchio da onorare, e ce la metteremo tutta. Ci stiamo muovendo anche per aumentare la libertà di regolazioni di ciclistica, potremo fare più aggiustamenti con le nuove gomme, che comunque rappresentano un punto di partenza importante per noi ed una grande opportunità".


__

Articoli che potrebbero interessarti