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MotoGP, Rossi: Marquez può vincere tutte le gare

Valentino soddisfatto a metà: "sono migliorato ma mi è capitata una gomma fallata in qualifica"

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Non tutte le ciambelle riescono col buco e neppure tutte le gomme, sembra. Rossi non può dirsi completamente soddisfatto della sua giornata nonostante la seconda fila conquistata. I problemi di ieri sono stati superati, ma ci si è messa la Bridgestone di traverso con “uno pneumatico sicuramente fallato. Ho rischiato di mettermi la moto a cappello già nel giro di riscaldamento”, sottolinea.

Cosa è successo?

Quella gomma aveva qualcosa che non andava, i tecnici della Bridgestone la stanno esaminando ma non ho ancora idea di quale sia stato il problema. Slittava tantissimo, non riuscivo neppure ad aprire il gas e ho girato un secondo più lento rispetto al mio miglior tempo. È un peccato, perché con la seconda copertura solitamente riesco a migliorare di due o tre decimi”.

Anche Lorenzo ha lamentato lo stesso problema, non è un po’ strano?

A volta accade, quest’anno mi era successo a Barcellona, in quel caso la gomma era ovale. Però non p una situazione comune, la qualità delle Bridgestone è alta”.

Alla prima uscita hai fatto un giro e poi sei rientrato, perché?

Volevo rodare la gomma anteriore in modo da potere spingere subito forte ed è una strategia che ha funzionato. Per fortuna sono riuscito a fare un buon giro e a ottenere almeno la seconda fila, su questa pista è il limite per potere fare una buona gara perché non ci sono molti punti per superare”.

Com’è la tua situazione rispetto a ieri?

“Sicuramente migliore, grazie anche al fatto di avere potuto usare la gomma media all’anteriore. Sono abbastanza soddisfatto del mio passo e avremmo avuto ancora qualche modifica da provare, ma la pioggia nell’ultimo turno di libere ce lo ha impedito. Lo faremo domani nel warm up”.

Intanto la Honda ha piazzato tre suoi piloti davanti a tutti.

Marquez e Pedrosa hanno un gran passo ma non sottovaluto neanche Bradl. Da tre o quattro stagioni questa pista è appannaggio della Honda, ricordo che nel 2012 Dani e Stoner diedero più di 10 secondi a Lorenzo. Ci sono molte curve strette e accelerazioni da basse velocità dove sono avvantaggiati. Per la M1 è una pista troppo stretta ma non siamo lontani. Marc è il migliore sul ritmo, poi c’è Dani e sia io che Jorge gli siamo attaccati”.

Tutte le piste sembrano terreno di caccia per le Honda.

In alcuni circuiti siamo molto vicini e in altri abbiamo maggiore svantaggio, Honda è senza dubbio davanti a noi nella gestione elettronica del motore. Yamaha a dove lavorare e spero che già nel prossimo anno potremo pareggiare la situazione”.

Però al momento Honda può vincere ovunque.

Con un Marquez così, nella miglior forma, direi di sì. Anche domani Marc avrà la possibilità di scappare ma non per questo mi arrendo. Sarà importante partire bene e cercare di stare attaccati a lui e Dani, poi tutto può succedere”.

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