Jorge Lorenzo aveva bisogno di un buon inizio dopo i tanti guai di Assen e oggi il Sachsenring non lo ha tradito. “Il terzo tempo mi dà più fiducia”, afferma con soddisfazione il maiorchino che sull’asfalto tedesco ha ritrovato la M1 che piace a lui.
“La moto funziona bene – racconta – posso frenare forte e anche in accelerazione la trovo stabile, anche quando le gomme si consumano derapa ma rimane un movimento controllabile. Siamo sempre più vicini a Marquez, dobbiamo sistemare solo qualche dettaglio in vista della gara. La Yamaha è cambiata rispetto allo scorso anno, in alcuni aspetti è meglio e in altri peggio. Il mio obiettivo è migliorare di qualche decimo ancora il passo e la prima fila sarebbe un’ottima posizione per partire”.
Gli avversari oggi sono caduti, ma Jorge non ha avuto problemi nei due turni.
“Qui bisogna fare attenzione, soprattutto nel cambio di direzione fra le curve 11 e 12. Non si può essere troppi aggressivi in quel punto, l’asfalto non ha molto grip ed è molto ondulato, la moto si alleggerisce e se si forza troppo è facile incappare in una caduta”.
L’obiettivo è quello di riuscire a battere Marquez, impresa non riuscita a nessuno quest’anno.
“Marc ha più esperienza, sbaglia di meno e riesce a dare il suo passo da solo. Io non sono competitivo come l’anno scorso e Dani e Valentino gli sono vicini, ma non allo stesso livello”.
Forse se avesse una Open, come quella di Espargarò, la situazione adesso sarebbe diversa. Jorge in inverno aveva proposto di partire con quella configurazione.
“La loro elettronica mi sembra buona e con il carburante in più e la gomma morbida saremmo andati sicuramente meglio. Però non posso lamentarmi di Yamaha, ho voluto il seamless e la possibilità di scalare senza frizione e mi hanno accontentato. Stanno facendo il massimo”.
Manca solo la vittoria.
“Io corro per raggiungere quell’obiettivo. Non so cosa accadrà in questa gara, ma il vantaggio di Marquez si sta riducendo. Nelle prime gare era di mezzo secondo mentre ora siamo più vicini. Se miglioriamo la moto, parlo del breve e del lungo periodo, potrò batterlo. Se non accadrà qui, sarà più avanti”.