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MotoGP, Rossi: nel pomeriggio ho perso l'ottimismo

"Con la gomma dura non riuscivo a guidare al limite". Sulle Open: "bello la M1 con quelle regole in qualifica"


Non sempre chi ben comincia è a metà dell’opera, anzi Valentino Rossi dopo il terzo posto nelle libere del mattino si è trovato in grande difficoltà il pomeriggio. Il Dottore è al limite del gruppo di piloti che entra automaticamente nel secondo turno di qualifiche, alle prese con problemi che non si sarebbe aspettato di incontrare. “Dopo il primo turno ero contento, avevo delle belle sensazioni in moto, i miei tempi erano veloci e anche il tempo era buono con gomme usate – racconta – Mi sentivo ottimista, invece adesso non posso essere per nulla soddisfatto”.

Cosa è successo?

Con l’alzarsi delle temperature ho sofferto più di quanto mi aspettassi. Ho dovuto montare all’anteriore la gomma più dura, la 34, ma la moto non aveva il setup giusto per farla lavorare e aveva troppo sottosterzo. Abbiamo provato qualche mossa ma senza riuscire a risolvere il problema. Sono scivolato indietro in classifica e soprattutto non riuscivo a guidare la M1 al limite”.

Ora come ti muoverai?

Domani sarà importante entrare nei primi dieci nelle. Lorenzo ha usato quella gomma ed è andato forte, quindi è possibile. Il problema è che quella non è il mio pneumatico ideale, preferisco il medio ma abbiamo solo tre gomme per tipo e bisogna gestirle al meglio. Lavoreremo sicuramente sul bilanciamento della moto”.

Qual è l’obiettivo per le qualifiche?

Riuscire a classificarsi in una delle due prime file perché in questa pista superare è complicato. So che non sarà per nulla semplice, soprattutto dopo oggi. Mi aspettavo di migliorare nel pomeriggio e invece non ci sono riuscito”.

Aleix Espargarò è davanti con la Open, Lorenzo aveva dichiarato interesse per correre con quel regolamento nell’inverno.

E’ vero, Jorge aveva spinto in questo senso e penso che la M1 con 4 litri di carburante in più, 12 motori e la gomma morbida a disposizione sarebbe sicuramente per competitiva. Però i giapponesi hanno un forte senso dell’onore e per loro sarebbe stato scorretto correre con un aiuto regolamentare, sarebbe stato come ammettere la loro inferiorità. Io sono contento di correre con una Factory anche se mi piacerebbe provare la configurazione Open in qualifica, si andrebbe molto forte”.

Sono state provate delle modifiche alla curva 11, quali sono le sensazioni quando la si affronta?

E’ una curva da pelo, bellissima ma, a inizio turno, quando la percorri le prime volte lo fai con il cuore in gola. Poi piano piano ci si fa l’occhio. Oggi però la temperatura era più alta e la situazione migliore, si sentiva meglio l’anteriore”.

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