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MotoGP, Lorenzo frena: meglio non fare un biennale

Jorge preferirebbe un contratto annuale con opzione. Pedrosa: "felice del rinnovo e con Marquez sto bene"


Jorge Lorenzo sta camminando sul filo del rasoio e sta attraversando uno dei momenti più difficili della sua carriera. I risultati in pista non lo aiutano e si riflettono anche sulla sua forza al tavolo delle trattative. Dopo la défaillance di Assen, lo aspetta un altro fine settimana difficile. Il Sachsenring porta con sé brutti ricordi, l’anno scorso cadde fresco di operazione alla clavicola e dovette dire addio alle speranze iridate.

Se quell’episodio influirà? È una domanda che mi sono fatto in questa settimana – ammette – Penso che però quello di Assen sia stato solo un episodio, ho corso più di 200 GP e ho provato paura, se così la vogliamo chiamare, solo una o due volte, tutti i piloti attraversano dei momenti difficili. Dopo gli infortuni ho sempre mostrato coraggio e penso che questa possa essere un’occasione per dimostrarlo ancora. Potrebbe piovere e potrei fare vedere che so ancora essere veloce in quelle condizioni. Mi sono allenato molto e mi sento pronto”.

Un buon risultato servirebbe sia a ridargli fiducia che ha garantirgli maggior peso nelle negoziazioni per il rinnovo del contratto. Yamaha sembra essere una scelta obbligata, nessuna altra Casa può garantirgli una moto così competitiva ma il coltello dalla parte del manico, in questo momento, lo hanno i giapponesi.

La situazione non è cambiata molto rispetto a due settimane fa – sostiene – Sarà Albert, il mio manager, ad occuparsene e a parlare con Jarvis. Ho sempre detto di volere terminare la mia carriera con Yamaha, quando sarà non lo so dipende dalle motivazioni che si hanno, ma sono consapevole che le mie prestazioni non sono delle migliori al momento. Forse, una soluzione, sarebbe quella di firmare per un contratto di un anno con un opzione per il secondo. Sarebbe la migliore per entrambe le parti, ma non posso scendere in maggiori dettagli”.

Chi si è messo alle spalle certi problemi è invece Dani Pedrosa, che continuerà la sua storia con la Honda. “Per il rinnovo è stata una bella notizia, sono in questa squadra dal 2006 e avrò altri due anni davanti – dice – Il fatto che ci sarà ancora Marquez non mi preoccupa, anche Stoner era un pilota di grande talento e poi con Marc mi trovo bene. In pista il primo obiettivo è batterlo, e quando tiro giù la visiera penso solo a me stesso, ma ai box abbiamo un bel rapporto”.

Anche Marquez non lesina i complimenti per il compagno di squadra, “insieme facciamo una bella squadra e poi sono consapevole che HRC vuole sempre due piloti molto forti. Inoltre Dani ha una grande sensibilità ed è di aiuto per provare le evoluzioni”. Sul GP che inizierà domani, invece, non vuole fare proclami. “Non posso dire che il Sachsenring sia una delle mie piste preferite, sembra un circuito da kart e con le MotoGP è ancora più piccolo – spiega – L’anno scorso ho vinto, ma non c’erano Lorenzo e Pedrosa, bisognerà partire subito forte anche se so che posso contare su una moto che è migliorata”.

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