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SBK, Schwantz: la strategia per la 8 Ore? vincere!

Kevin si prepara alla gara di Suzuka: "mi sono preparato con cross e bici, la prossima settima i test"

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Il calendario dice che Kevin Schwantz ha passato la boa dei 50 anni, eppure al netto delle rughe il texano sembra quello di sempre. Ora è in Giappone, per prendere parte alla 8 Ore di Suzuka nello Yoshimura Legend Team, squadra di vecchietti terribili, con Satoshi Tsujimoto e Nobuatsu Aoki. La classica dell’endurance non sarà una passerella per l’ex campione della 500 che l’anno scorso era salito sul podio.

Intanto ne ha approfittato per fare visita alla sede Suzuki di Hamamatsu e per posare sulla ‘sua’ RGV del 1988. Un’occasione anche per ricordare il passato, “alla 8 Ore nel 1986 finii terzo con Tsujimoto – racconta – Mi ricordo che io e lui giravamo su tempi simili, eravamo entrambi veloci, abbastanza per vincere. Ma succedono molte cose in una gara lunga come quella di Suzuka, le condizioni cambiano in continuazione e bisogna sapersi adattare. Non speriamo ancora di fare del nostro meglio e puntiamo alla vittoria”.

Per Kevin l’importante non è mai stato partecipare e non ha cambiato idea negli ultimi anni. “La mia preparazione è stata simile a quella dello scorso anno, motocross e mountain bike. Nel 2013 avevo fatto tre o quattro gare con una 600 in Texas, questa volta dei test ad Austin con una SBK – continua – La forma fisica è la cosa più importante per tenere un buon passo in gara. Bisogna guidare costanti dall’inizio alla fine e mantenere forza e resistenza. Anche la dieta è fondamentale”.

Al momento non ho nessuna strategia. Innanzitutto devo sviluppare una piano per me, quello del team sarà deciso dopo i test, quando avremo più informazioni sulla moto, come i consumi di benzina e gomme – sottolinea – I punti chiave per vincere a Suzuka sono essere veloci, consistenti e non fare errori. Per quando riguarda la squadra, i pit stop sono il posto in cui è più facile perdere tempo. Mi aspetto di fare dei buoni test la prossima settimana e, naturalmente, l’obiettivo è lo stesso per ogni gara:  vincere”.

Gli anni passano, ma lo spirito non è invecchiato di un minuto.

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