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Incidente in moto: ci lascia Sergio Robbiano

Erede di Tamburini, aveva contribuito alla nascita della Mito Ev, della Ducati 916 e delle Bimota DB5, DB6 e V2 500

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Non è mai facile dover riportare notizie del genere. Sergio Robbiano ci ha lasciati, durante un giro in moto su una delle strade più amate dai motociclisti, la Val Trebbia. Un incidente, uno scontro con un camion sulla strada provinciale di Laccio.

Quarantottenne di Palermo trapiantato a Genova, Robbiano è stato uno di quei designer di cui l'Italia ed il mondo delle moto devono andar fieri. Un creativo, allievo del maestro Massimo Tamburini, aveva iniziato la sua carriera proprio al Centro di Ricerche Cagiva (ora divenuto Centro Richerche Castiglioni) di Rimini, collaborando attivamente alla nascita di moto che hanno segnato epoche distinte.

Capolavori su due ruote come l'immortale Ducati 916, ma non solo. Se molti sedicenni di ieri (tra cui anche chi scrive ndr) hanno cominciato a guidare moto, lo devono anche a lui e alla sua matita, in grado di tracciare le linee e gli stilemi della Cagiva Mito Ev.

Vincitore di numerosi premi per l'eccellenza del design italiano, è stato il papà stilistico anche delle Bimota V2 500, della DB5 con cui, ironia della sorte, aveva giù avuto un incidente in passato, e della DB6.

In seguito, si era anche occupato dello stile di marchi di abbigliamento come Spidi, XPD e AGV. Non ultimo, Sergio Robbiano aveva anche creato e disegnato una propria idea, una propria versione della RSV-4 di casa Aprilia, anche se in seguito l'azienda veneta aveva scelto la proposta attuale, poi realizzata.

La sua dipartita lascia un grande vuoto, personale ancor prima che professionale. Altre parole sembrano, francamente, inutili. Per il mondo del motociclismo, un'altra grande perdita.

Alla famiglia di Sergio Robbiano, le condoglianze della redazione di GPOne.com

 

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