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MotoGP, Rossi: per Yamaha la prima guida è Lorenzo

Due nuovi scarichi per Jorge e solo uno per Valentino: "questa volta ci hanno trattato diversamente"

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Tutto nasce da uno scarico, o meglio da tre. È il nuovo componente che Lorenzo e Rossi hanno provato nei test spagnoli di Barcellona e Aragon e che in un primo momento lo spagnolo era sembrato non gradire troppo. Le cose sono però cambiate e Jorge qui ne ha ricevuti due, Valentino invece solo uno. Costruirne quattro in tempo per Assen non era possibile e i vertici giapponesi hanno deciso di privilegiare lo spagnolo nell’assegnazione del nuovo materiale. “Al Sachsenring ne avranno due a testa – assicura Massimo Meregalli – Qui non era possibile”.

Resta il fatto che ad Assen il Dottore è rimasto a bocca asciutta. “Sapevo che a Jorge quello scarico piaceva, l’aveva detto subito. Però me ne ha rubato uno – sorride senza mascherare il disappunto -, il terzo avrebbe dovuto essere a disposizione di entrambi e invece è sulla sua moto e non ho capito bene il perché”.

Un motivo l’aveva trovato – in qualche modo – Lorenzo qualche minuto prima: “è una sorta di compensazione, quando è arrivato il telaio nuovo ne hanno dati a lui due per primo”. Una mezza verità, perché quel materiale al maiorchino non è mai piaciuto e nonostante ciò non l’aveva ceduto al compagno di squadra. Il Dottore non se ne è dimenticato: “non mi sembra un ragionamento giusto, ne ho avuti due perché lui aveva scartato quel telaio e avevo comunque dovuto aspettare due gare. Non ci hanno trattato allo stesso modo questa volta”.

Questa volta i giapponesi hanno fatto un passo falso e Valentino non è tipo di fargliela passare in silenzio. “Questa cosa mi fa capire che la prima guida è ancora chiaramente lui, nonostante sia io a essere davanti in campionato – lancia una frecciata – Ci sta, fortunatamente non è una cosa che faccia troppa differenza”.

Rossi comunque non utilizzerà lo scarico nei prossimi giorni, “non si può lavorare per la gara avendo due moto differenti – spiega – Con questo componente migliora la risposta del gas e forse c’è un peggioramento agli alti regimi, piccole cose. Tornerò comunque alla marmitta standard per potere lavorare su una base identica”.

Valentino RossiPassando dai box alla pista, Rossi è soddisfatto del suo primo giorno olandese, nonostante il settimo tempo. “Preferisco lavorare per la gara che essere nei primi tre in ogni turno – spiega – La posizione non è fantastica ma sono contento del lavoro che abbiamo fatto. Soprattutto nell’ultima uscita abbiamo azzeccato le modifiche da fare e ora siamo sulla strada giusta. So che dobbiamo continuare a lavorare perché dopo tre o quattro giri la temperatura della gomma posteriore si alza troppo e la moto incomincia a scivolare. Dobbiamo quindi concentrarci per migliorare il ritmo”.

Oggi le cose sono andate anche a rilento perché Galbusera, come già successo a Le Mans, ha dovuto anche conoscere meglio una pista particolare come Le Mans.

A volte venerdì capitano situazioni come questa – conferma Valentino – Silvano ha bisogno di fare un po’ di esperienza su alcuni tracciati che richiedono un assetto particolare. Lui è già bravissimo ma penso abbia ancora margini di miglioramento. Oggi siamo arrivati a un buon assetto all’ultimo ma ci siamo riusciti”.

Lo scarico della discordiaRossi guarda con attenzione anche agli avversari, soprattutto considerati i distacchi molto contenuti.

“Secondo me è Marquez il pilota più veloce, ma da lui all’undicesimo siamo tutti in appena sei decimi. Non mi aspettavo che girassero tutti così più veloce, anche le condizioni hanno aiutato. Aleix è stato molto bravo con la gomma più morbida, in qualifica sarà molto competitivo e credo che anche in gara potrà stare nei primi cinque”.

In chiaroscuro anche la giornata di Jorge Lorenzo (4°) che sperava di trovare una moto nettamente migliore dopo i passi avanti nei test spagnoli.

“La M1 si comporta meglio del solito, ma mi aspettavo qualche problema in meno – dice – Le maggiori difficoltà le ho sull’anteriore e soprattutto sul lato destro. Probabilmente perché abbiamo messo troppo peso sul posteriore, domani cercheremo di rimediare. Nel complesso dei miglioramenti ci sono stati, ma trovo la M1 qui un po’ più nervosa. Lo scarico nuovo aiuta ad avere più stabilità ma in maniera minore, diciamo un 20%”.

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