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MotoGP, Dovizioso: Ducati e Ferrari? stessa situazione

Iannone: "sono riuscito a essere costante". Per Cal Crutchlow risonanza al braccio di controllo

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Siamo alle solite, bisogna prendere quanto di positivo fatto e mettere da parte le difficoltà. Andrea Dovizioso lo sa bene e continua con la linea del bicchiere mezzo pieno. “Dobbiamo fare così, guardare al distacco finale che rispetto allo scorso anno è diminuito. Sono arrivato a soli 16 secondi da Marquez e il tempo di gara è stato più veloce di 10”, spiega.  Il forlivese non nasconde i limiti della Desmosedici e si accontenta dei successi – relativi – di tappa. “Mi sono divertito con Pol Espargarò e mi sono preso dei bei rischi a stare con lui, riuscendo a gestirli. All’ultimo giro però non avevo più grip, lui ha chiuso tutte le porte e io ho fatto le ultime due curve alla morte ma non sono riuscito a batterlo”.

Domani sarà di nuovo in pista per i test, “ma non ci sarà nulla di importante da provare, non è ancora tempo – sottolinea – Sarà comunque una giornata utile, perché ci potremmo togliere dei punti interrogativi che abbiamo”. Il Dovi non si sottrae neanche a una domanda scottante come se in questo momento sia messa peggio la Ducati o la Ferrari:siamo in una situazione simile ma adesso noi vediamo la luce in fondo al tunnel, non so invece loro a che punto siano. È difficile capirlo dall’esterno”.

Più facile, relativamente, farsi un’idea di quale sia il segreto delle Honda. “Sicuramente è moto particolarmente competitiva – spiega Andrea – ma allo stesso tempo credo che il talento di Marc e Dani ne mascheri molto i difetti. Negli ultimi anni hanno migliorato molto la stabilità in frenata, senza perdere la capacità di spigolare la curva”.

Alle spalle del Dovi è arrivata l’altra Ducati di Andrea Iannone. “Alla fine sono contento di questa gara anche se il weekend non è stato facile perché abbiamo sempre avuto problemi di grip e di messa a punto – afferma – Non siamo migliorati molto ma la cosa importante è essere riuscito a essere costanti dall’inizio alla fine attuando una buona strategia e riuscendo a divertirmi. Stiamo crescendo”.

Per Cal Crutchlow invece è stata un’altra domenica da dimenticare, conclusasi in ospedale. L’inglese è infatti andato alla clinica del dottor Mir per una risonanza magnetica al braccio che tanti problemi gli ha dato in passato. Nulla di grave, un semplice controllo e domani sarà regolarmente in pista per i test.

“Purtroppo anche qui Barcellona non sono riuscito a finire la gara - la sua sintesi - Fin dai primi giri mi sono accorto di avere un problema alla mia moto, che si comportava in modo irregolare e non mi permetteva di guidare come volevo. Poi si sono accese alcune spie sul display e la mia GP14 si è fermata definitivamente, causando il mio ritiro. La fortuna non è dalla mia parte in questo momento, ma il mio atteggiamento rimane sempre positivo: non mollo mai”.

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