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MotoGP, Rossi: la mia gara più bella dell'anno

"Pensavo di potere vincere ma gli ultimi giri sono stati decisivi. Honda? Uno step avanti nell'elettronica"


E’ stata la mia miglior gara della stagione, sicuramente quella dove mi sono divertito di più”. Valentino Rossi non ha vinto, ma a giudicare dal suo sorriso non si direbbe. Sedici sono i giri che ha fatto davanti a tutti e soprattutto è riuscito a raddrizzare un fine settimana che non era iniziato come avrebbe voluto. “In qualifica avevo fatto un buon giro, ma non mi sentivo sicuro per la gara – confessa – Sapevo che i tre spagnoli avevano un passo migliore, mentre io faticavo in entrata di curva”.

Poi cosa è successo?

Ieri sera io, la squadra e Silvano abbiamo deciso per una modifica da provare nel warm up. Ha funzionato, questa mattina ho subito capito che la situazione era migliorata. Sono partito sapendo di essere competitivo”.

Avete dato spettacolo dal primo all’ultimo giro.

Per fortuna quest’anno le gare sono più belle, non so bene il motivo, ma correre così mi dà più gusto. Negli scorsi anni invece davo l’anima dall’inizio alla fine e poi non cambiava mai nulla. Invece oggi siamo arrivati all’ultimo giro in tre, non vedo l’ora di riguardarmi in tv”.

Hai pensato di potere vincere?

Ci avevo fatto la bocca, ma alla fine è stato impossibile provarci. Le Honda stressano le gomme meno di noi, negli ultimi giri loro sono riusciti a mantenere il passo costante mentre io ho dovuto rallentare, a causa di un ulteriore calo degli pneumatici. Non riuscivo più a essere incisivo in frenata. Sono comunque stato più veloce rispetto alla scorso anno”.

Non sei deluso?

Non direi, solo minimamente. È un peccato perché per tutta la gara sentivo Marquez alle mie spalle ma non così vicino. Inoltre mi sono accorto che un paio di volte è andato anche largo. Dopo il suo sorpasso, alla prima chicane mi sono tenuto un po’ di margine in entrata per preparare meglio l’uscita. Purtroppo Pedrosa era più vicino a me di quanto mi aspettassi e mi ha superato. Quella mossa mi ha tagliato le gambe, lui e Marc mi hanno distanziato e non sono più riuscito a riprenderli”.

Ti sei gustato un grande duello da vicino.

Dani è stato veramente aggressivo con Marc ma doveva esserlo ancora di più. Magari prendendolo di fianco e non dietro (ride). Dopo me e Jorge, anche Dani ha dimostrato che si può arrivare vicini a Marquez, ma fino a ora ha vinto sempre lui. È molto lucido, oltre che veloce, nell’ultimo giro”.

Le Honda sembravano avere qualcosa di più, dal punto di vista tecnico.

Sembra che abbiano molto grip all’anteriore un freno motore che funziona molto bene. Questo gli permette di allungare la frenata fino a centro curva, come se avessero una ventina di metri di vantaggio in quella situazione. Inoltre anche quando arrivano leggermente lunghi, riescono a stringere facilmente la traiettoria, sia Marc che Dani. Dove la Honda fa la differenza è nell’ultima parte della frenata e nella prima dell’accelerazione, credo sia dovuto all’elettronica. Penso abbiano trovato un nuovo sistema”.

Cosa è successo quando Marquez e Dani hanno alzato la mano?

Sinceramente in quel momento non l’ho ben capito, pensavo che stesse iniziando a piovere. Marquez mi ha passato, mi stavo preparando alla risposta e l’ho visto alzare la mano, poi lo stesso ha fatto Pedrosa. In quel punto c’erano le bandiere gialle e Di Meglio a terra, ma Marc mi aveva superato alla curva precedente. È stato un siparietto divertente”.

Fra meno di due settimane arriva Assen, dove hai vinto lo scorso anno.

In questo momento, per me è una pista come un’altra perché sono competitivo e riesco a essere veloce ovunque. Lì la differenza la farà il meteo, sempre incerto”.

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