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MotoGP, Montmeló: Marquez al settimo cielo

Vittoria in volata per il pilota Honda davanti a Rossi e Pedrosa. Quarto Lorenzo, Dovi ottavo


Marc Marquez non domina più, ma continua a vincere. A Montmeló, il giovane campione in carica ha dovuto prima liberarsi di un sempreverde Valentino Rossi e poi contenere gli attacchi di un volitivo Dani Pedrosa (contatto tra i due a poche curve dal termine) per conquistare la settima vittoria consecutiva (e centesima della Honda in MotoGP) in altrettanti gare disputate nel 2014.

Marquez, Rossi e Pedrosa (e, per buona parte della gara, anche Lorenzo) hanno regalato al pubblico duelli senza esclusione di colpi, con carene e gomme a sfiorarsi in più di un'occasione. Senza il solito margine, Marquez ha fatto la differenza "di mestiere", chiudendo tutte le porte (menzione d'onore per il sorpasso all'esterno al compagno di squadra in uscita dalla prima "esse" all'ultimo giro) ed occupando ogni centimetro utile del tracciato alle porte di Barcellona.

A lungo della partita, ma costretto a fare un passo indietro sul finale, Jorge Lorenzo è il primo degli esclusi in quarta posizione. Ottavo posto, a sedici secondi di ritardo, per Andrea Dovizioso davanti ad Andrea Iannone. A punti anche Michele Pirro, quattordicesimo da wild-card. Le dichiarazioni dal parco chiuso:

Marc Marquez: "È stata più dura che al Mugello, qua ho fatto più fatica. Ho anche rischiato di tirare giù Valentino e sono andato dritto per evitarlo. Abbiamo fatto una bella battaglia con lui e Dani".

Dani Pedrosa: "Peccato per l'ultimo giro, ma ho fatto una bella gara e sono contento per come ho guidato. Ho tenuto un buon ritmo e fatto dei bei sorpassi. La moto scivolava troppo sull'anteriore, e con la sesta entrava sempre il limitatore in rettilineo. Marc riusciva a fare traiettorie sempre più strette, ed alla fine ci siamo toccati. Ho perso il secondo posto ma conta poco, l'importante è che il braccio non mi dia più tanto fastidio".

Valentino Rossi: "Che gusto, oggi pensavo di farcela a vincere. Mi dispiace ma negli ultimi giri mi è calata troppo la gomma, i due Honda avevano qualche decimo di vantaggio. Alla "esse" ho provato a tenere una linea diversa per passare Marquez in uscita, invece mi ha superato Pedrosa in ingresso e da lì non c'è stato niente da fare. Ho dato il massimo".

LA CRONACA – Parte bene Pedrosa ma Lorenzo lo infila senza pietà all'esterno alla prima staccata. Seguono Rossi e Marquez, con il Dottore che scavalca immediatamente Pedrosa per mettersi a caccia del compagno di squadra. Quinto Bradl, poi Dovizioso, Pol Espargaró, Iannone, Aleix Espargaró ed Hernandez a chiudere la Top 10.

Al termine del primo giro, Marquez passa Pedrosa in fondo al rettilineo d'arrivo per portarsi in terza posizione, dietro alle M1 ufficiali. I primi cinque sono racchiusi in secondo, e Rossi prova subito a mettere pressione a Lorenzo mordendogli la coda. I primi tre girano su tempi fotocopia, 1'42.2, Pedrosa e Bradl sono solo un paio di decimi più lenti e non perdono il contatto. Al terzo giro, Rossi rompe gli indugi. Alla curva 3 incrocia traiettorie con Lorenzo, per poi passarlo definitivamente alla staccata successiva. Ne approfitta anche Marquez, che passa Lorenzo alla Caixa sfruttando la competitività della sua Honda in ingresso di curva.

Lorenzo risponde a Marquez all'inizio del quinto giro, sempre alla prima staccata, chiaramente il punto più congeniale per i sorpassi. La replica di Marquez arriva tre curve dopo. Il passaggio successivo è invece il turno di Pedrosa, che buca Lorenzo sempre in fondo al rettilineo. I primi quattro continuano ad essere racchiusi in altrettanti decimi, mentre Bradl perde qualche metro.

Marquez continua a marcare stretto Rossi ma non sembra avere il margine che lo ha contraddistinto in questo primo terzo di stagione. Pedrosa lo punzecchia alla curva 3, superandolo in uscita. Il campione in carica però non ci sta, e replica ancora una volta alla Caixa, dove riesce a tenere traiettorie ad altri proibite, restando cucito al cordolo anche staccando più aggressivamente. Il ritmo al vertice resta plafonato su 1'42.8, mentre Lorenzo e Bradl girano sopra 1'43 e si ritrovano rispettivamente a 8 decimi e 1.8 secondi. Seguono i fratelli Espargaró, mentre Dovizioso è ottavo davanti ai compagni di marca Iannone ed Hernandez. Ritirati Bautista, Crutchlow ed Abraham.

Al decimo giro, Rossi, Marquez e Pedrosa stampano tutti un 1'42.6, segno che le temperature più fredde aiutano anche la longevità degli pneumatici, che ancora non hanno accusato un calo pronunciato nelle prestazioni. Pedrosa tenta di passare Marquez in fondo al rettilineo, ma è costretto ad allargare la traiettoria. Non riesce invece a tenere il passo Lorenzo, ora ad un secondo e mezzo di ritardo.

Colpo di scena a 12 giri dal termine, Marquez sfiora l'anteriore di Rossi alla prima staccata, finendo fuori pista. Ne approfitta Pedrosa, che però viene subito ripassato con una manovra aggressiva all'ingresso della curva 4. Tutto questo fa, ovviamente, il gioco di Rossi, ora con nove decimi di vantaggio sulla coppia Honda. Si riporta sotto anche Lorenzo, a quattro decimi da Pedrosa.

A otto giri dal termine, Marquez ha ricucito completamente il divario da Rossi. Maestro e allievo sembrano pronti alla bagarre, con Pedrosa staccato di pochi decimi e pronti ad approfittare di ogni loro indecisione. Lorenzo, invece, torna oltre il secondo di ritardo. Marquez infila Rossi alla prima curva, ma alza subito la mano: non è un gesto di scuse, ma segnala l'arrivo della temuta pioggia (o così intende Pedrosa, che lo imita subito dopo, perché un replay post-gara mostra come Marquez volesse solo cedere la posizione per un sorpasso in regime di bandiera gialla). Rossi non ci bada e si riprende la testa, ed anche Lorenzo ne approfitta per riportarsi a contatto coi primi tre.

Il cielo è carico di nuvole nere, ma il meteo regge, e Marquez si riporta al comando a sei giri dal termine. Rossi non sta a guardare, i due si incrociano e Marquez va anche leggermente lungo alla Caixa, senza però pagare dazio. Stessa sorte un giro dopo per Lorenzo, che sembra avere meno margine dei primi tre e si ritrova nuovamente staccato.

È Pedrosa a sorpassare Rossi all'inizio del ventunesimo giro, e si riporta sul compagno di squadra insieme all'italiano. Tutti e tre girano ancora in 1'42 alto, ma Rossi non sembra più in grado di portare l'attacco. Ultimo giro da cardiopalma: Pedrosa passa Marquez alla prima curva, ma viene scavalcato nuovamente, all'esterno, all'uscita della "esse". I due si passeranno altre due volte, ma Pedrosa tocca il posteriore del compagno di squadra e perde la seconda posizione, che va a Rossi, a quattro curve dal termine. Per Marquez è la settima vittoria di fila. Lo accompagnano sul podio Rossi e Pedrosa. Quarto Lorenzo davanti a Bradl, Aleix Espargaró, Pol Espargaró, Dovizioso, Iannone e Smith. Quattordicesimo Pirro da wild-card.


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