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MotoGP, Marquez: non credo di essere invincibile

Lorenzo: "Marc è due passi davanti a tutti". Pedrosa: "spero il braccio sia definitivamente guarito"


So che tutti pensano che io sia invincibile e che se non vincessi domenica sarebbe un disastro, ma le cose in realtà non sono così. Sono in momento splendido, ho fiducia e motivazioni come non mai, e me lo godo ma so che prima o poi finirà”. Marc Marquez arriva al Gran Premio di casa con tutti gli occhi puntati su di lui, tanto quelli degli avversari quanto quelli dei tifosi. Le sette vittorie di fila sarebbero un altro record da aggiungere alla collezione e potrebbe raggiungerle su una pista, “su cui ho sempre faticato, anche in Moto2 – spiega – Però al Mugello ho dimostrato che lavorando bene e grazie all’esperienza si può essere comunque competitivi”.

Una dimostrazione schiacciante, verrebbe da dire e quello toscano “era un circuito per me più difficile di questo, perché ha un’unica traiettoria percorribile e i cordoli sono molto alti. Praticamente in piega, se si stringe troppo la curva, non c’è spazio per mettere ginocchio e gomito – racconta – e non si riesce a usare tutta la pista. Qui la situazione è diversa”. Perdere non sembra essere una paura troppo grande per il piccolo diavolo. “Come ho detto, non sarebbe un disastro. O meglio lo sarebbe solo se non riuscissi a salire sul podio o non finissi la gara”.

I rivali più pericolosi saranno due: “Lorenzo e Rossi. Normalmente la Yamaha qui va bene e Jorge arriva da un bel weekend – continua Marquez – Me li aspetto entrambi subito veloci. Dalla mia parte, io avrò delle motivazioni speciali e proverò a vincere”. Un’ultima battuta è sulla possibilità di correre in due categorie contemporaneamente: “ne ho parlato con Spencer, che lo ha fatto, sarebbe divertente ma penso anche pressoché impossibile. Dopo le prove si lavora molto nei box e ci sono anche tutti gli impegni con la stampa, non ci sarebbe abbastanza tempo”.

Jorge Lorenzo ha altri pensieri in testa. Al Mugello ha dato una svolta alla stagione, ora ha bisogno di riconfermarsi. “Questa è un’altra pista, è tutto diverso – dichiara – Al Mugello ho fatto un chiaro passo avanti ma Marc è ancora davanti a tutti di uno o due gradini. D’altra parte non penso di essere ancora al 100%, né io per quanto riguarda la mia condizione fisica né la Yamaha. Quindi abbiamo margine per migliorare”.

I primi risultati li ha portati già a casa, anche mettendo a posto alcuni particolari sulla sua Yamaha. “Due anni fa avevo chiesto lo stesso dispositivo che usano le Honda, quello che permette di scalare senza frizione – ricorda – Quest’anno è arrivato, ma all’inizio per me la situazione era peggiorata. Ho modificato la posizione della leva del cambio e con l’introduzione dei dischi freno di maggior diametro le cose sono migliorate”. Ora, “sono in una forma migliore, spero di potere ripetermi”.

Non è altrettanto sicuro della sua condizione Dani Pedrosa, che dopo l’intervento all’avambraccio ha dovuto far fronte a tempi di recupero più lunghi del previsto. “Mi sento meglio, ho fatto molta fisioterapia dopo il Mugello ma non ho guidato una moto quindi è difficile dire come andrà”, spiega. Nella gara di casa, spera di “potere lottare con Marquez e Lorenzo. Bisognerà innanzitutto partire in buona posizione e poi migliorare la fase di entrata in curva, abbiamo già qualche idea”. Per quanto riguarda il contratto per la prossima stagione, invece, “non ci sono novità – dichiara – Ma per adesso mi interessa di più tornare a lottare per le posizioni che contano”.

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