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MotoGP, Fabrizio: per mia moglie sono sceso per il latte

Michel al debutto sull'Aprilia al Mugello: "prendo questi due giorni come un lungo test, senza strafare"

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La vita a volte riserva sorprese che nemmeno si possono immaginare. È quello che è successo Michel Fabrizio, ieri pomeriggio a casa “a pulire il divano” e oggi sulla sella dell’Aprilia del team Iodarcing. Un turbinio di eventi che hanno sconvolto tutti i piani del weekend. “Stavo guardando con mio figlio la MotoGP ed è squillato il telefono. Era il mio amico Paolo Scalera. Ora spero mia moglie non chieda il divorzio, le ho detto che uscivo a prendere il latte”, scherza.

Dopo la telefonata cosa hai fatto?

Sono salito in auto e ho fatto un buon tempo in autostrada da Roma al Mugello (ride). Ero da solo, ho avuto qualche ora per pensare. Mi chiedevo cosa stavo facendo”.

E questa mattina, appena sveglio, cosa hai pensato?

La stessa cosa, in un fine settimana normale arrivi in pista il giovedì, hai tempo per prepararti, anche mentalmente. Invece io sono passato dal salotto di casa alla sella di una MotoGP”.

Raccontaci allora della prima volta che sei salito sulla Art.

“Non avevo mai messo i tappi alle orecchie e ho sbagliato ‘mescola’, non sentivo neppure il rumore della moto (ride). È stato un problema facilmente risolvibile”.

E in pista?

Avevo corso con l’Aprilia SBK ma questa moto è molto diversa da quella, soprattutto per le gomme e i freni in carbonio. Ci sono tante cose da capire e poco tempo per farlo. Mentre cerchi di farlo, ci sono Valentino e Marquez che ti passano così piegati da sembrare sottosopra. Sono consapevole che devo cambiare stile di guida per sfruttare moto e pneumatici”.

Michel FabrizioL’ultima volta su una MotoGP per te era stata nel 2009, su una Ducati.

C’erano ancora le 800 cc. La cosa che è più cambiata sono le gomme, le ‘vecchie’ Bridgestone erano molto difficili da portare in temperatura nei primi giri”.

Quali sono le prime impressioni della Art?

Difficile dirlo, mi manca esperienza per potere entrare nei particolari. Non avrò molto tempo prima della gara, l’importante sarà prendere questi due giorni con la giusta calma. Già nel primo turno, ogni volta che rientravo in pista il mio tempo scendeva di un secondo. Se ne limassi ancora un paio mi accontenterei. Per me sarà una sorta di lungo test e sarei soddisfatto se riuscissi a dare qualche indicazione utile alla squadra per quanto riguarda l’elettronica, che sembra il problema maggiore”.

Qual è la prossima cosa che farai?

Telefonerò a mio figlio per chiedergli come mi ha visto in TV”.

Foto di Fermino Fraternali

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