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SBK, Donington: Sykes si riscatta nel WUP

Il britannico precede di misura Giugliano e Guintoli. Solo decimo Melandri davanti a Corti

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Il WUP della Superbike a Donington si è aperto sotto la pioggia, già protagonista al sabato. In condizioni insidiose, i piloti hanno avuto l'occasione di mettere ulteriormente a punto gli assetti da bagnato, facendo comunque particolare attenzione ad evitare cadute che, in regime di moto unica, potrebbero compromettere le gare. Il meteo, in ogni caso, preannuncia schiarite, e le due gare (soprattutto la prima, alle ore 13 italiane) sembrano avere buone probabilità di svolgersi su pista asciutta.

Tom Sykes, ieri settimo in griglia, aveva detto che avrebbe dormito sonni tranquilli perché la Kawasaki era già a posto sul bagnato, ed ha confermato la propria analisi aggiudicandosi la sessione con un tempo di 1'45.711 (il tempo della pole di Giugliano era stato di 1'44.903).

Nonostante i distacchi elevati, l'equilibrio a livello di costruttori è confermato con cinque marchi diversi in altrettante posizioni.  Alle spalle del campione in carica, altri due "specialisti" della pioggia. Davide Giugliano (Ducati) ha chiuso a +0.316, Sylvain Guintoli (Aprilia) a +0.316. Seguono, anche se leggermente più staccati, i beniamini locali Leon Haslam (secondo in griglia, +0.840) su Honda ed Alex Lowes (+1.315) su Suzuki.

In sesta posizione, Toni Elias (+1.338) ha confermato la propria competitività sul bagnato in sella all'Aprilia, rifilando oltre un secondo a Loris Baz, Eugene Laverty, e Jonathan Rea. Quest'ultimo, che comanda la classifica iridata grazie a tre vittorie consecutive, non ha ancora trovato il bandolo della matassa per guidare al meglio la CBR sul bagnato, girando peraltro due secondi più lento che in Superpole (dove ha chiuso con l'ottavo tempo).

Solo decimo Marco Melandri (+3.041), che accumula quasi tutto il distacco nel secondo e quinto intertempo. In netta difficoltà anche Chaz Davies, uno dei pochi britannici a non gradire particolarmente la pioggia, dodicesimo (+4.033) alle spalle di un ottimo Claudio Corti su MV Agusta. Seguono Christian Iddon, primo delle EVO su Bimota, Alessandro Andreozzi (Kawasaki) e Niccolò Canepa. A terra, senza conseguenze, Peter Sebestyen, Aaron Yates, e Sheridan Morais.

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