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SBK, Melandri: prima fila incoraggiante, ma non basta

"Importante partire davanti in condizioni incerte, ma ancora non sono a mio agio in sella"

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Nonostante il terzo posto in griglia ottenuto sotto una pioggia insidiosa durante la Superpole di Donington, Marco Melandri è ancora lontano dall'adagiarsi sugli allori. Anzi. Il ravennate, reduce da un inizio di stagione al di sotto delle aspettative (le sue in primis) tiene la guardia alta per quelle che si preannunciano due gare imprevedibili.

"Partire davanti è sempre importante, soprattutto quando le condizioni sono particolarmente incerte – ha commentato "Macio" – Ci resta, comunque, da lavorare. Nella parte più veloce della pista la moto era nervosa al posteriore, e sull'asciutto dobbiamo migliorare. Purtroppo oggi le condizioni sono mutate radicalmente, ma avevamo delle idee da provare che potrebbero tornarci utili domani".

In sesta posizione nella classifica iridata, a 55 punti dal leader Jonathan Rea, Melandri sta impiegando più del previsto a sfruttare il potenziale della RSV4 regina del campionato costruttori. A onor del vero anche Eugene Laverty, del quale ha preso il posto, impiegò del tempo prima di interpretare al meglio la quattro cilindri di Noale.

"Ancora non ho la confidenza giusta – ha ammesso – Ad Imola avevamo intrapreso una strada diversa per risolvere il pompaggio, ma non ha dato risultati, quindi siamo tornati ai parametri conosciuti. Ora va meglio, ma ci manca ancora qualcosa. È una moto difficile, dal grande potenziale ma non intuitiva. Solo Guintoli è riuscito a sfruttarla da subito. Voglio capirla il più in fretta possibile. Il problema principale non è tanto l'anteriore, quanto che non sono ancora comodo in sella. Abbiamo provato varie modifiche, ma non riesco a guidare sciolto",

L'imperativo per domani è innanzitutto l'evitare errori che, su un asfalto con poco grip come quello britannico, potrebbero costare caro.

"La pista oggi era difficile per tutti, lo testimoniano le tante cadute. Preferirei comunque una gara asciutta, a patto di essere veloce. Comunque quello di oggi è un risultato importante. Voglio ringraziare i ragazzi della squadra perché stanno lavorando davvero tanto".

Moderatamente soddisfatto anche Sylvain Guintoli, quinto a causa di una caduta che ha danneggiato una pedana, impedendogli l'assalto al miglior tempo nei minuti decisivi.

"Come sempre quando la Superpole è bagnata si crea un casino – ha detto – Io mi sentivo bene, purtroppo ho rallentato per un giro e probabilmente la gomma si è raffreddata quindi sono scivolato. Sono riuscito a ripartire anche se la moto non era al 100% e a fare un giro veloce. Poteva andare molto meglio ma in queste condizioni si prendono sempre dei rischi e la seconda fila va bene per fare una buona partenza".

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