La RCV1000R, l’arma messa in campo da Honda per i clienti nella categoria Open, sta deludendo le aspettative. Nicky Hayden, qualche giorno fa, ha scherzato dicendo che “è come presentarsi con un coltello in mano in uno scontro a fuoco”. Effettivamente le moto di Tokyo soffrono nei confronti della concorrente Yamaha. “Noi abbiamo fatto una nuova moto che seguisse lo spirito della categoria, ci sarebbe costato meno cambiare centralina e serbatoio a una RC213V”, aveva detto Shuhei Nakamoto nei test in Malesia riferendosi a quanto fatto da Yamaha.
Il punto debole della RCV1000R è il motore, che privato della distribuzione a valvole pneumatiche e del cambio seamless sembra avere perso il suo smalto. Niente da ridire, invece, per il telaio che è stretto parente di quello Factory. In tanti pensavano che HRC sarebbe corsa presto ai ripari, ma nessun aggiornamento è ancora arrivato e nulla di nuovo è atteso a breve.
In Giappone stanno però lavorando per la prossima stagione, anche perché difficilmente i clienti insoddisfatti sborseranno altri soldi per una moto che non sta regalando molte soddisfazioni e la tentazione di rivolgersi alla concorrenza è forte. La Open 2015 avrà quindi il motore della Factory, cioè quello con la distribuzione a valvole pneumatiche in modo da tornare ai livelli dei rivali.
Un primo prototipo della nuova moto si vedrà già nelle ultime gare della stagione, probabilmente a partire dalla gara di Motegi. Sarà una RC213V con serbatoio da 24 litri e centralina Magneti Marelli, praticamente la stessa filosofia seguita da Yamaha per le moto fornite a Forward. Ne arriverà però solo una e per decidere chi la avrà, si userà la meritocrazia: il pilota in quel momento meglio piazzato in classifica se la troverà nel box.
La Honda Open sarà anche una moto laboratorio per gli ingegneri giapponesi che potranno verificare il funzionamento del motore ufficiale con il software Marelli. Un lavoro importante in vista del 2016, quando per regolamento le strategie elettroniche saranno uguali per tutti.