In tre hanno 49 anni e portano tutti lo stesso simbolo sulla maglietta, quello della Riders Academy di Valentino Rossi. Luca Marini, Andrea Migno e Nicolò Bulega sono a Le Mans, il CEV fa la sua tappa extra-spagnola insieme alla MotoGP. Significa essere sotto gli occhi attenti del Dottore-professore che li segue nei loro primi passi nel motomondiale. Il trio è una piccola famiglia che si muove fra Italia e Spagna con la freschezza di chi inizia una nuova avventura che non sa dove lo porterà. Difficile intervistarli, ma piacevole chiacchierare con loro.
Nicolò Bulega: “Meglio che inizi a parlare Luca, è il più intelligente”.
Andrea Migno: “E’ il più esperto”.
E chi è il più bello?
AM: “Sempre Luca”.
Luca, come state vivendo questa avventura nel CEV?
Luca Marini: “E’ bello, formiamo un gruppo, io e Andrea siamo anche compagni di squadra nel team Aspar VR46, Nicolò è con Calvo. Viaggiamo insieme, dormiamo nello stesso albergo. Come tre fratelli”.
Vi siete trasferiti in Spagna?
LM: “No, perché andiamo ancora a scuola. Io faccio il liceo scientifico”.
AM: “Io faccio finta di andare all’ITIS”.
NB: “Io la terza media”.
AM: “Cambiamo discorso, meglio parlare di moto”.
Allora parliamo di moto.
NB: “Il CEV è molto tosto, quelli che stanno davanti vanno fortissimo”.
LM: “Sei vuoi fare il salto e passare al Mondiale in questo momento devi transitare per il campionato spagnolo. Ci sono i team più forti e moto di altissimo livello. È il percorso giusto da fare”.
Quali moto usate?
LM: “La Kalex KTM e il motore spinge molto di più di quello Honda che usavo lo scorso anno. LA FTR ha un bel telaio ma la staccata è il punto forte della Kalex, il punto debole è l’anteriore in percorrenza di curva. Devi trasferire molto peso perché si chiude tanto”.
AM: “Il motore KTM spinge molto sotto, il telaio è più particolare, quello FTR è più ‘facile’, va bene subito dappertutto”.
NB: “Per me il salto è stato grande, sono passato dalla PreGP alla Moto3. La prima volta ci sono rimasto male, la KTM andava fortissimo. Devo ancora farci l’abitudine, ma ogni volta che entro in pista è sempre meglio”.
Luca e Andrea che sono più esperti potrebbero darti qualche consiglio?
NB: “Potrebbero farlo…”
AM: “Va già troppo forte! (ride)”.
Le prime gare non sono andate male. Andrea ha fatto anche un podio e qui a Le Mans avete fatti dei buoni test.
LM: “Abbiamo girato tutti abbastanza forte e il tempo era bello”.
NB: “Ho fatto 111 giri. È una pista difficile ma mi piace”.
Vi allenate anche tutti assieme?
AM: “Tutti i giorni siamo in palestra e nel weekend, o quando riusciamo anche in settimana, giriamo tutti assieme per allenare fisico e mentalità. Minimoto, kart, dirt track, qualsiasi cosa”.
L’allenamento al Ranch serve molto per il controllo della moto?
AM: “Fisicamente è molto duro, ci vuole resistenza”.
LM: “Con la Moto3 non serve molto il controllo della derapata, avendo pochi cavalli, ma allena il fisico. Dieci giri di fila al Ranch è difficile farli”.
Rossi vi fa un po’ da maestro, qual è il vostro rapporto con lui?
NB: “E’ il mio idolo, quando parlo con volte faccio fatica a trovare le parole”.
AM: “Ogni volta che lo incontro è come se non lo conoscessi. Quando lo vedo passare sulla strada mentre sta entrando in palestra è come se mi dovessi preparare a un appuntamento con un ragazza. E' sempre emozionante e poi ci si diverte sempre”.
LM: “Logicamente lo vedo un po’ più come un fratello”.
AM: “Al Ranch gira con noi”.
NB: “A volte ci segue in moto e poi ci spiega dove sbagliamo o dove possiamo migliorare”.
AM: “Soprattutto in questo ultimo periodo ci sta seguendo molto. È entrato dentro a questo progetto e si sta impegnando molto. Penso sia anche faticoso portarlo avanti e contemporaneamente fare il pilota ad altissimi livelli”.
Il pilota preferito qual è, escluso Valentino?
NB: “Bagnaia, Fenati e Antonelli in Moto3 e in Moto2 Morbidelli e Pasini”.
AM: “Mi piace molto Antonelli perché abbiamo incominciato ad andare in moto insieme, però quest’anno c’è molto da imparare da Fenati”.
LM: “Tifo tutti gli italiani poi mi piace molto Maverick Vinales, soprattutto la sua guida. E Rins in Moto3”.
NB: “Anche Miller mi piace”.
Trovate un pregio e un difetto di ognuno di voi?
LM: “Andrea è molto ordinato e preciso, il difetto è che un po’ ‘paraionato’, si fa troppi problemi, soprattutto quando deve parlare con Vale e Uccio. Nicolò ha fatto un bel percorso con le moto ed è già con noi nonostante sia più giovane e si adatta subito alle nuove situazioni. Il difetto? Quello di non usare sempre la testa e farsi prendere dall’istinto. Come quando mi ha centrato a Jerez”.
AM: “Luca è altruista, c’è sempre quando ne hai bisogno, il difetto è che è un testone, non cambia mai idea. Nicolò è sempre entusiasta, però ogni tanto è un po’ lunatico”.
NB: “Luca è un ragazzo educato e simpatico, il difetto è che non si riesce a fargli cambiare idea. Andrea è un testone però gli voglio bene”.
Chi è il migliore con le ragazze?
NB: "Andrea si innamora continuamente, l'ha fatto anche in areoporto".
AM: "Ho i denti ma non ho il pane! (ride)".
LM: "Ci stiamo muovendo tutti sotto questo aspetto (ride). A volte usciamo la sera tutti insieme e ci divertiamo".