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MotoGP, Mercato: Marquez dà inizio alla lunga estate calda

Suppo: "Non potevamo lasciarcelo scappare, vorremmo confermare anche Pedrosa". I possibili scenari

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La notizia del rinnovo biennale tra Marc Marquez ed il team HRC ha dato la prima scossa alla superficie della MotoGP. Il mercato piloti assomiglia alla terra, immutata ad occhio nudo ma ricca di attività sotterranea, che a volte emerge sottoforma di un gossip "colato", altre di spettacolare "eruzione". Con il rinnovo – scontato quanto anticipato sui tempi – del campione in carica, i movimenti del mercato piloti sono ufficialmente scattati, dando inizio ad una lunga estate calda fatta di bisbigli, incontri segreti, e controspionaggio.

"Questa è fatta, ora ci aspettano due anni per lavorare e per godercelo – ha dichiarato il team principal di HRC, Livio Suppo Il prossimo obiettivo sarà naturalmente di riconfermarlo, magari prima della scadenza naturale del contratto, per altre due stagioni. Un pilota come questo non bisogna perderselo".

Anche in un motomondiale dominato dalla tecnologia, il manager torinese conosce bene l'importanza del fattore umano. Fu lui a convincere Casey Stoner a lasciare Ducati per Honda – e la Casa bolognese non vince un GP in classe regina da allora. Lezione appresa duramente anche da Tokyo, che sottovalutò il valore di Valentino Rossi lasciandolo a Yamaha, con la quale il pesarese ha vinto quattro dei sei titoli successivi.

In un anno e poco più, Marquez ha offuscato la stella di Jorge Lorenzo e quella del compagno di squadra Dani Pedrosa, oltre ad aver ricevuto l'investitura di "erede" da parte dello stesso Valentino Rossi – che comunque ha intenzione di metterne a dura prova le capacità in pista. Anche i due spagnoli e l'italiano sono in scadenza di contratto, ma ancora una volta Marquez li ha battuti sul tempo.

Cosa succederà è presto per dirlo, ma si preannuncia una delle stagioni più ricche di gossip di sempre. Partendo da Rossi, il "Dottore" sta facendo tutto al meglio. Dando per assunto che il suo obiettivo sia quello di restare con la Casa di Iwata, ha dimostrato fin qui una competitività invidiabile a 35 anni compiuti, opponendo fin qui la resistenza più credibile allo strapotere del numero 93. Inoltre il suo richiamo mediatico, nonostante le imprese di Marquez, è ancora inarrivabile, dandogli un valore aggiunto considerevole in tempi di crisi.

Lui stesso ha ribadito di voler chiudere la carriera sulla M1, senza darsi limiti di tempo ma solo finché sarà competitivo. Da escludere il passaggio a Suzuki nonostante l'amicizia che lo lega a Davide Brivio – "ho già fatto questo errore una volta", commentò a riguardo – mentre un ritorno in Honda appare affascinante quanto improbabile: sul capo di Rossi vige ancora la "scomunica" del 2003.

A prescindere, è probabile che ogni decisione debba passare anche per Marquez. È chiaramente lui il leader indiscusso tra le mura del box HRC, e difficilmente Honda farà lo sbaglio di creargli situazioni potenzialmente scomode che lo invoglino a cambiare casacca (ancora una volta, vedi Rossi nel 2003). Logicamente, questo sembra escludere anche un possibile approdo in Honda di Lorenzo, ma non significa che il posto di Pedrosa sia assicurato. L'ipotesi di continuare con la formazione attuale rimane comunque la più probabile.

"Inizieremo a parlare anche con lui – ha confermato SuppoPerché, anche a volerla immaginare, non c'è squadra più completa e competitiva di quella attuale".

Quanto a Yamaha, sempre che i rapporti con Lorenzo non peggiorino, la missione sarà dunque quella di confermare i due piloti attuali, arginando i movimenti di Ducati e Suzuki. Dovizioso è in scadenza e Crutchlow, volendo, può svincolarsi a fine anno. La Casa di Hamamatsu rappresenta però un altro salto nel buio, e difficilmente avrà lo stesso potere contrattuale di equipe affermate sul mercato dei top rider. Possibile invece che invogli qualche pilota satellite pregiato con il desiderio di diventare ufficiale.

È poi possibile, in tutto questo, che vengano precettati anche nomi pregiati della Superbike, rimescolando i roster dei rispettivi campionati. Insomma, si preannuncia una stagione movimentata tanto in pista quanto nel paddock...

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