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SBK, EVO, Barrier ad Imola: salvo per miracolo

Le condizioni migliorano. Martedì altri accertamenti neurologici, ancora incerta la data del rientro


Nel paddock di Imola è stato avvistato anche Sylvain Barrier, pilota del team BMW Motorrad Italia rimasto vittima di un grave incidente stradale dopo il round di Phillip Island. Le condizioni del francese migliorano giorno dopo giorno, ma è ancora impossibile stabilire una data ipotetica per il rientro. Martedì, Barrier sosterrà ulteriori esami neurologici. Nel frattempo, ha ripreso a pieno regime gli allenamenti in stile triathlon (nuoto, bicicletta e corsa).

"Dopo l'incidente, sono andato in chiesa ad accendere un cero – ha raccontato Barrier, con un sorriso ed una parlata ancora "legati" dai molteplici interventi al viso – Ho ringraziato di essere ancora vivo. Ora però non vedo l'ora di rientrare, ma prima devo superare diverse visite mediche. Serve l'OK da parte della federazione francese e quella internazionale, oltre a quello della compagnia assicurativa".

Nel frattempo, Leon Camier lo sta sostituendo egregiamente. Ad Imola, il pilota britannico ha chiuso la prima giornata di libere al primo posto della EVO in decima posizione assoluta (+1.463). "Abbiamo qualche problema di chattering, ma tutto sommato sono soddisfatto – ha detto Camier – Stiamo facendo grossi cambiamenti e stiamo progredendo molto. Appena abbiamo modificato l’assetto della moto, ho subito capito come dovevo guidarla e mi sono sentito immediatamente a mio agio".

Cosa che, semmai ce ne fosse bisogno, alimenta ulteriormente la sete di velocità e lo spirito competitivo di Barrier. In attesa del prossimo capitolo, il lieto fine è già stato scritto.

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