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SBK, Imola, FP1: Giugliano profeta in patria

Il pilota Ducati precede Rea e Guintoli. Segnali incoraggianti anche per Davies (4º) e Melandri (5º)

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Imola, una delle piste più iconiche del calendario SBK. Una giornata perfetta, sole e 25 gradi. Il sogno di ogni motociclista. Fin qui lo ha coronato meglio di ogni altro, davanti al pubblico amico, Davide Giugliano, il più veloce nella prima sessione di prove libere con un tempo di 1'48.329. Il romano sembra aver trovato da subito un setup completo, ed è veloce in tutti i settori tranne il penultimo, dove accusa tre decimi di ritardo.

L'equilibrio al vertice è testimoniato dal fatto che i primi sette piloti sono racchiusi in otto decimi. Il primo degli inseguitori è Jonathan Rea (+0.251), l'unico insieme a Tom Sykes (oggi sesto a +0.760) in grado di contrastare lo strapotere Ducati tra le rive del Santerno nel passato recente (secondo lo scorso anno, primo nel 2011). A contatto anche Sylvain Guintoli (+0.310) a lungo in vetta alla classifica provvisoria. Il francese accusa la pressoché interezza del proprio ritardo al T5, dalla Rivazza alla variante bassa.

Segnali incoraggianti anche per Chaz Davies, quarto (+0.561) e Marco Melandri, quinto (+0.568). Gli ex-compagni di squadra, reduci da un inizio di stagione sottotono, hanno voglia di riscatto. Il primo deve concentrarsi su T2 e T3, mentre il ravennate non sembra ancora al 100% nelle staccate forti, come la Tosa e la Rivazza.

Sesto, come detto, Sykes davanti ad un Leon Haslam (+0.866) in crescita. Più staccato Loris Baz (+1.556), solo due decimi più veloce del compagno di squadra David Salom (+1.774), primo della categoria EVO. Inizio ancora più ostico però quello di Suzuki, in decima posizione con Alex Lowes (+2.038) e soltanto diciassettesima con Eugene Laverty (+3.212), autore di un solo giro lanciato su dieci complessivi a causa di ulteriori problemi tecnici. Da tenere sotto osservazione anche la situazione motori: su otto a disposizione in stagione, Laverty ne ha già punzonati quattro.

Undicesimo Toni Elias (+2.041), di pochi millesimi più rapido della wild-card del team Barni Ivan Goi (Panigale EVO), che ha preceduto Leon Camier (+2.128) e Niccolò Canepa (+2.742). Chiude la Top 15 Ayrton Badovini (+2.923) su Bimota. Gli altri italiani: sedicesimo Michel Fabrizio, diciottesimo Luca Scassa, ventesimo Claudio Corti, ventitreesimo Alessandro Andreozzi.

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