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SBK, Imola, Sykes: il mio segreto? Poche modifiche

"Rendimento più costante, non ci complichiamo la vita nei week-end". Rea e Laverty scalpitano

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Tom Sykes è l'uomo da battere alla vigilia del round di Imola del campionato Superbike. Non solo perché ad Assen è riuscito ad estendere il proprio vantaggio in campionato (108 punti, 12 in più di Sylvain Guintoli e 15 in più del compagno di squadra Loris Baz), ma soprattutto per lo storico dei risultati: lo scorso anno, il britannico su Kawasaki colse sul tracciato italiano la seconda di tre doppiette stagionali (con Donington e Magny Cours), realizzando il "grande slam" con pole position (3 in totale ad Imola) e giro veloce in entrambe le gare. L'anno prima, invece, fu piegato solo da Carlos Checa nelle due manche.

Non solo, rispetto al 2013, Sykes ha in carniere 25 punti in più dopo le prime tre gare. "Abbiamo lavorato molto sulla costanza di rendimento, e cerchiamo di non complicarci troppo la vita durante i fine settimana di gara – ha spiegato il pilota di Huddersfield – Mi diverto a correre, sono molto motivato ed in forma. Sono ancora un po' frustrato perché avrei potuto vincere due gare in più, non fosse stato per le bandiere rosse, ma fa parte dell'indole del pilota. Imola non è una delle mie piste preferite, ma ho avuto molto successo lì. Spero di prolungare il buon momento che stiamo attraversando".

A mordere il codone del campione del mondo, ci penserà un temibile gruppo di segugi. Il primo, con Sykes, divide le mura dei box. Si tratta ovviamente di Loris Baz, reduce dalla prima Superpole della sua carriera ad Assen, alla quale però non hanno fatto seguito podi.

"Avrei voluto fare di meglio – ha ammesso il francese – Imola è una pista che ho imparato ad amare perché è molto difficile. Lo scorso anno sono caduto in malo modo durante la Superpole, ma sapevo di poter essere veloce, quindi sono fiducioso per le gare di domenica prossima".

La vittoria, dicono, è un piatto prelibato che non sazia mai, ed ha ancora molta fame Jonathan Rea, primo sul traguardo in Gara 2 ad Assen. Il nordirlandese, sul tracciato italiano, ha già la prima gara del 2011 e fu secondo nel 2013 in gara due. Un buon viatico alla luce anche dei progressi della CBR1000 RR dal punto di vista dell'elettronica.

"Imola è sempre una delle mie tappe preferite, anche per l'atmosfera che crea il pubblico italiano – ha dichiarato Rea Dopo Assen mi sono addirittura trasferito in Italia con la mia famiglia. Voglio continuare sulla scia dei nostri ultimi risultati. Le caratteristiche della pista si addicono sia al mio stile che alla moto. Spero che il meteo sia più clemente che ad Assen".

Chi invece vuole mettersi definitivamente alle spalle il week-end olandese è Eugene Laverty, reduce da due "zeri". Ad Imola, Suzuki dovrebbe anche portare un nuovo serbatoio per ottimizzare la distribuzione dei pesi della GSX-R, ma molto è già stato fatto con l'adattamento dell'assetto al nuovo forcellone preparato da FTR (che ha debuttato ad Aragon).

"La domenica di Assen è stata probabilmente la peggior giornata della mia carriera – ha analizzato Laverty – Ma è importante lasciarsela alle spalle e concentrarsi sul futuro. Abbiamo fatto grandi passi avanti nelle ultime due gare, quindi credo che con un po' di fortuna in più potremo lottare per il podio".

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