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MotoGP, Rossi: fermare Marquez? Va colto l'attimo

"Le Mans, Mugello e Montmeló favorevoli alla M1. Con Galbusera va sempre meglio"

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Nei test post-gara della MotoGP a Jerez, Valentino Rossi ha ottenuto conferme su più fronti. La prima è che Marquez resta, per il momento, imbattibile. La seconda è che, nonostante l'esuberanza del fanciullo prodigio di Honda, l'esperienza e la pazienza del "Dottore" possono ancora giocare un ruolo determinante. A 35 anni, terzo nel mondiale con due secondi posti all'attivo, Rossi sembra attraversare il miglior momento di forma da tre anni a questa parte, è veloce in pista quanto lucido al di fuori. E moderatamente ottimista: il calendario, secondo lui, gioca a favore della Yamaha.

"Battere Marc? Bisognerà vedere di pista in pista – ha commentato Rossi al termine della giornata di prove – Marquez è fortissimo e al momento la Honda va un po' meglio della Yamaha. Anche lui però fa la differenza, sicuramente è quello che la guida meglio. Comunque a Le Mans, Mugello e Barcellona la M1 è sempre andata bene. Cercheremo di batterlo. Sarà difficile, ma bisogna sempre provarci".

Raccontaci com'è andata oggi…

"I test del lunedì sono sempre difficili perché sei un po' stanco e manca l'adrenalina, ma quelli di oggi sono comunque stati importanti nonostante non avessimo novità sostanziali da provare, solo piccole modifiche. Primo perché sono stato abbastanza veloce, e secondo perché sono contento sia della velocità che del passo".

Su cosa vi siete concentrati con la squadra?

"Abbiamo lavorato sull'elettronica per aumentare la potenza in accelerazione, ed anche sull'approccio al giro secco. Lì ancora perdo qualcosa, vorrei essere più veloce per partire dalla prima fila. Poi abbiamo sistemato alcuni dettagli di telaio, per migliorare l'ingresso in curva".

Qual è il responso?

"Non abbiamo trovato nulla di eclatante, ma secondo me abbiamo dato  dei buoni consigli per aumentare la competitività della moto, nei prossimi test dovremmo avere altri aggiornamenti".

Dal punto di vista degli pneumatici, che programma hai seguito?

"Jorge e gli altri hanno usato la morbida più a lungo, io invece ho lavorato principalmente con la dura, provando comunque anche la soft. Sono molto contento, ho fatto 1'39.0, chiudendo ad un'inezia da Jorge e tre decimi da Marquez. Mi piacerebbe partire dalla prima fila in Francia".

Hai continuato ad utilizzare il nuovo telaio?

"Sì, è quello che mi piace di più e che credo userò anche a Le Mans. Arriverò molto carico perché quello di Jerez è stato un ottimo week-end per me. Purtroppo non sono riuscito a battere Marquez, ma ho comunque preceduto Dani e Jorge. Sicuramente è un momento buono, sono veloce e lavoro bene con la squadra nel box. Arriverò a Le Mans con ottimismo, e spero di fare il massimo anche là".

Credi che lo utilizzerà anche Lorenzo?

"Secondo me Jorge non l'ha scartato definitivamente ed è giusto che tenga il suo per fare altre valutazioni. A me piacerebbe continuare con questo telaio, quindi spero che Yamaha me ne prepari altri presto (Rossi e Lorenzo, per ora, ne hanno uno a testa, nda), perché migliora leggermente l'ingresso in curva a moto frenata. Mi consente di stressare meno la gomma ed avere più aderenza".

Come giudichi fin qui l'operato del nuovo capo-tecnico?

"Gara dopo gara sono sicuro che prendere Galbusera sia stata la scelta giusta. Sono stato anche fortunato a trovarlo disponibile in autunno. Silvano è veramente bravo, ci troviamo bene insieme, e week-end dopo week-end miglioriamo sia dal punto di vista tecnico che dell'affiatamento. Sento sempre Burgess comunque, mi ha mandato un messaggio ieri e anche dopo il podio in Qatar, facendo i complimenti e portando i suoi saluti alla squadra. Jeremy è... tranquillo".

 

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