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MotoGP, Rossi: podio perso per colpa di Bradl

"Avevo il potenziale per superare Lorenzo. Per battere Marquez la Yamaha deve migliorare, le gomme sono la chiave"


L’umore di Rossi al termine del GP di Argentina ricorda molto quello del Texas. La sensazione è identica, quella di avere buttato al vento un’altra occasione da podio. Quindici giorni fa era stata la gomma a tradirlo, oggi un attacco garibaldino di Bradl. Non avere – quasi – nessuna colpa, cambia poco. Anzi, avere dimostrato un ottimo passo nella seconda metà di gara rende il boccone da inghiottire ancora più amaro. Elucubrazioni – più o meno – filosofiche a parte, rimangono un Valentino più competitivo del passato ma con al collo l’odiata medaglia di legno.

Sono dispiaciuto per gli stessi motivi per cui sono contento. Anche qui avevo il potenziale per salire sul podio ma purtroppo non so dove Bradl pensasse di andare. Credo che abbia fatto un errore, forse non voleva neanche passarmi, e mi ha buttato fuori. Ho perso due secondi solo in quel giro e poi ho dovuto ripassare tre o quattro piloti”.

I motivi per essere contento?

Nella seconda parte di gara sono andato molto forte e di questo sono felice. È la cosa che mi fa più sorridere, significa che lavoriamo bene nei box e siamo riusciti a essere veloci in tutte le gare fino a ora. Avrei potuto arrivare sul podio in tutti e tre questi GP”.

Fa arrabbiare di più?

E’ un peccato perché, quando è successo il problema con Stefan, Pedrosa era ancora dietro ed ero vicino a Lorenzo. Considerato il passo che ho avuto potevo arrivargli davanti. Avrei potuto raccogliere di più. Però sono andato bene in un pista nuova”.

Cosa serve di più?

Yamaha ci deve dare una mano, la Honda è più forte. Non siamo lontani ma qualcosa ci manca. La cosa positiva è che la prossima settima c’è subito Jerez, una pista che mi piace molto. Vedremo di fare meglio”.

Puoi scendere nei particolari?

I nostri problemi più grossi non sono al motore. Dobbiamo fare lavorare meglio le gomme e cercare di avere una moto più gestibile in frenata. È in quel punto che le Honda hanno vantaggio. In accelerazione sono più veloci, ma noi lo siamo a centro curva. Le gomme sono la chiave in questo momento, la caratteristica principale di una moto deve essere quella di farle lavorare”.

I problemi in frenata non erano risolti?

Vado meglio dell’anno scorso, molto, ma soprattutto Marquez è ancora migliore. Impossibile staccare con la nostra moto dove lo fa lui. A me piacerebbe entrare in curva come loro”.

Quando arriveranno gli aggiornamenti?

Stanno lavorando, ma non abbiamo altri dettagli. Spero che qualcosa arrivi per i test di Jerez”.

Il campionato sembra segnato.

Marquez ha già un gran vantaggio ed è nettamente quello che va più forte di tutti. Personalmente vorrei batterlo e fare delle belle gare. Nel box lavoriamo bene e anche questa mattina abbiamo azzeccato le modifiche”.

La situazione è migliore rispetto alla scorsa stagione?

È un quarto posto che mi lascia un po’ di amaro in bocca, perché sono andato forte come i primi e sono arrivato a soli cinque secondi da Marc. Soprattutto, da metà gara in poi ho recuperato su Lorenzo e Marquez e sono andato come Dani. Non ho mai fatto il giro veloce in questi tre GP ma sono sempre stato vicinissimo ai primi, quindi la velocità in gara c’è e questo è un aspetto importante”.

Come si batte Marquez?

Abbiamo bisogno di migliorare un po’ la moto e poi sarà dura. Quest’anno è ancora più veloce dell’anno scorso e soprattutto non sbaglia”.

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