Niccolò Canepa, di rientro in Superbike sulla Panigale EVO del team Althea dopo aver conquistato il titolo di vice-campione della Stock1000 sempre su Ducati, ha fatto l'en-plein di categoria ad Assen. Dopo un sorprendente settimo posto in Superpole, il genovese ha chiuso entrambe le manche al decimo posto.
"Abbiamo dominato", ha detto con un sorriso. "Siamo riusciti a fare un tempo pazzesco in qualifica ed un ottimo passo in gara. Ero un po' spaventato perché era la prima volta su bagnato con questa moto, ma verso la fine di Gara 2 sono riuscito ad alzare il ritmo e staccarmi dai diretti avversari. In Gara 1 avrei potuto anche provare a stare fino alla fine con Davies, Elias e Melandri, ma alla fine la gomma era al limite ed ho preferito amministrare. Ora andiamo ad Imola, una delle mie piste preferite, e spero di continuare così".
In crescita anche Luca Scassa, undicesimo e dodicesimo rispettivamente in sella alla Kawasaki EVO del team Pedercini. "La prima gara è andata molto bene", ha commentato. "Sull’asciutto ci siamo migliorati molto ed avevamo un ottimo passo di gara che ci ha permesso di ottenere la seconda posizione tra i piloti Evo. Purtroppo in gara due la moto ha accusato dei problemi alla parte elettronica e sulla pista bagnata ho preferito non rischiare. È stato un weekend positivo, nel quale abbiamo iniziato a raccogliere i risultati del nostro lavoro".
Meno felice Leon Camier, tredicesimo in Gara 1 e caduto in Gara 2. Il britannico, sulla BMW EVO del team Motorrad Italia come sostituto di Sylvain Barrier, avrà presto occasione di rifarsi ad Imola. "Sono stati due risultati al di sotto delle nostre aspettative", ha ammesso. "In gara uno sembra che abbiamo avuto un problema alle gomme e anche se frenavo molto prima del normale in ingresso di curva avevo ugualmente difficoltà. Mi sono dovuto limitare a concludere la gara. In gara due sapevo che Canepa era proprio dietro di me. Pensavo di essere a posto in una curva che non mi aveva mai dato problemi prima di allora, ma improvvisamente sono caduto. Ci rifaremo presto".
Gara a denti stretti, poi, per David Salom sulla Kawasaki EVO del team Provec. Lo spagnolo, infortunatosi nei test di Jerez ad una mano già danneggiata in passato, è tuttora costretto a correre con una vite "mobile" nello scafoide destro, ma non si è tirato indietro (12º e 15º rispettivamente).
"In Gara 1 ho provato a spingere nei primi giri ma non mi sentivo a posto", ha detto. "Allora mi sono allontanato progressivamente da Canepa. Sul bagnato abbiamo provato una modifica alla sospensione ma non si è rivelata azzeccata. Appena aprivo il gas perdevo trazione. Meglio dunque portare a termine la gara che cadere".