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Moto2, WUP: Rabat migliora il tempo della pole

In Moto3 Vazquez si impone su Miller, 8° Antonelli

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Nel warm-up della domenica mattina, i protagonisti di Moto2 e Moto3 sono Tito Rabat ed Efren Vazquez.

Nella minima cilindrata Miller è costretto cedere la prima posizione a Vazquez, che nei turni precedenti aveva sempre ottenuto il secondo tempo alle spalle dell’australiano. Migliore degli italiani Niccolò Antonelli, in crescita rispetto al sabato. Per il pilota KTM ottavo posto a meno di sette decimi dallo spagnolo.

Tempi molto ravvicinati nella categoria intermedia, dove in meno di tre decimi ci sono ben cinque piloti. Il dominatore è Rabat, che abbassa addirittura il tempo fatto registrare in qualifica. Soltanto ottavo, a mezzo secondo dallo spagnolo, Simone Corsi, più veloce degli italiani.

MOTO3 – Pista molto sporca ad inizio sessione, in cui i piloti faticano a trovare il giusto grip. Nel warm-up Masbou domina fino a tre minuti dal termine, quando Jack Miller gli soffia la prima posizione. Meglio fa Efren Vazquez nell’ultimo minuto, ottenendo per poco più di due decimi il miglior tempo, grazie al crono di 1’49”366. La rincorsa al podio è guidata dalla Honda di Marquez (+0.509), che precede Viñales (+0.600) e Mc Phee (+0.629). Settimo Binder, ottavo Niccolò Antonelli (+0.685). Fuori dai primi dieci Enea Bastianini (+0.929), mentre in 15^ e 16^ posizione Fenati e Bagnaia, con l’ascolano che ha preferito la gomma morbida rispetto alla dura. A oltre un secondo e mezzo Tonucci, così come gli alfieri del Team Italia.

MOTO2 - Ancora una volta Tito Rabat ha fatto valere il suo potenziale. È suo infatti il miglior crono del warm-up, con 1’43”914, cinquanta millesimi meglio rispetto alla pole. A contenere la Kalex dello spagnolo, il debuttante Folger, secondo nonostante un lungo nel finale. Il tedesco  tiene dietro Zarco (+0.205), Viñales (+0.207) e Lowes (+0.250). Proprio il britannico è la vera sorpresa di questo turno, soltanto due decimi e mezzo più lento, nonostante una piccola lesione a un tendine della gamba e difficoltà di gomme. Nei primi dieci ci pensa Simone Corsi a tenere alta la bandiera italiana, grazie all’ottavo tempo, che gli permette di precedere Salom, Simeon e Baldassarri. A oltre un secondo Pasini, così come Morbidelli e De Angelis.


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