Il nuovo formato della SBK con il WUP fissato per le 8:40 si è tradotto, come prevedibile, in una sessione anomala (se non addirittura ininfluente) ad Assen. Il meteo olandese nelle prime ore del mattino è solitamente sfavorevole, con nebbia ed un alto tasso di umidità.
I piloti, comprensibilmente, hanno preferito non correre alcun rischio per evitare infortuni e non mettere a repentaglio (in regime di moto) la possibilità di presentarsi sullo schieramento in tempo per Gara 1 (10:30). Come spesso accade in queste circostanze, gli outsider sono diventati protagonisti.
Il più veloce è stato Toni Elias (1'51.411), che ha preceduto Ayrton Badovini (+0.355) e Marco Melandri (+0.357). Chiudono la Top 5 Sheridan Morais (+0.627) e Sylvain Guintoli (+0.856). Solo settimo il poleman Loris Baz, con Jonathan Rea, Tom Sykes ed Alex Lowes in scia. Più attardate le Ducati ufficiali.
LA CRONACA – I piloti escono con le gomme slick nonostante l'asfalto umido a causa della pioggia caduta durante la notte. L'imperativo, con la prima manche fissata per le 10:30, è innanzitutto quello di non cadere. La sessione è comunque utile per tarare assetti in funzione di temperature basse e condizioni ibride dell'asfalto.
I primi tempi sono circa venti secondi più alti della Superpole di ieri. Rea guida il gruppo con un 1'52.712, davanti a Badovini, Guintoli, Sykes e Melandri. Seguono Lowes, Camier, Andreozzi, Elias e Morais. In coda alla classifica Giugliano e Laverty, che preferiscono non prendere rischi.
Sul finale risale Elias, che si aggiudica la sessione con un 1'51.411 davanti a Badovini, Melandri, Morais e Guintoli. In sesta posizione, Haslam è il primo pilota sopra al secondo di distacco davanti Rea, Sykes, Lowes, Iddon. Camier guida la EVO dalla dodicesima posizione davanti a Corti.